Tour de France 2023: a raffica… che secondo! Nuovo scambio di armi tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar sull’aereo del Col de Joux

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Pogacar ha attaccato Vingegaard lontano dall’apice della difficoltà finale. All’uscita, è stato lui a perdere… per un secondo. Carlos Rodriguez ha regalato alla Spagna il terzo successo.

Se hai intenzione di andare presto in spiaggia, in piscina, a messa o in macchina tampone, se hai solo il distacco che separa Vingegaard da Pogacar da darci, è un peccato ma questo è ciò che conta. I due leader del Tour finora sembrano tosti l’uno con l’altro. Hanno rinunciato colpo dopo colpo, è stato molto bello, ma dopo Joux-Plane non siamo molto avanti. Ecco… Per altri c’è ancora qualche chiarimento da fare. Anche se il secondo giorno è caduto dalla parte di Jumbo, la loro impressionante attività per l’intera giornata non ha dato i suoi frutti.

Lo slancio di “Pogi” è stato fermato dalla moto scandalosa

Le maglie gialle si aspettano sicuramente un vantaggio completamente diverso mettendo in tabellone i cowboys (richiamo di Van Aert nell’ultima tappa di passaggio per l’aiuto finale, è già qualcosa!), da Laporte all’ottimo Kuss (quinto di tappa e… sesto in totale). Totale). E senza l’imbarazzante episodio motociclistico, alla fine avrebbe potuto essere un grande perdente, ma questo non lo sapremo mai. Con l’avvicinarsi del bonus Joux-Plane, Tadej Pogacar ha dovuto sopportare dolorosi “avvii e arresti”, sorpassando il suo avversario prima di prendere subito a calci in culo il fotografo, un altro equipaggio, vale a dire colpi diretti, impedendo manovre di sorpasso.

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Dalla ciclopedonale del 14 luglio da Froome a Ventoux, non abbiamo mai conosciuto un tale caos e ci rammarichiamo per un momento che i leggendari manganelli di Albert Bouvet o Jean-François Pescheux abbiano permesso di evitare, sanzioni contro il supporto, questo tipo di episodio .
Vingegaard, di punto in bianco, stordisce la maglia bianconera, rubando l’ottavo secondo premio (anzi tre visto che i secondi sfiorano il cinque…) appeso lì. In conclusione, sotto, mentre Carlos Rodriguez ha approfittato di tutta questa confusione per tornare, andarsene e vincere la sua tappa (era al suo primo Tour, non ha perso quasi tanti giorni… un secondo, ha anche preso il terzo podio di Jai Hindley, coraggioso ma colpito da una grossa caduta a inizio tappa, leggi altrove).

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Pogacar non si è lamentato. Non contare sul fatto che sprechi tempo ed energie entrando in questo tipo di controversia. Inoltre, se fosse riuscito a sorpassare “destramente” il vincitore, dopo un attacco a secco di 3.700 metri di Joux-Plane dopo il lancio impeccabile di Adam Yates, l’ingorgo non si sarebbe mai verificato. . Ha preso subito quattro secondi dal rivale ma vedendolo continuamente voltarsi, sospettiamo che non fosse troppo sicuro di sé, o meglio non si aspettasse un bel combattimento. Il giallo spesso dà le ali. Vingegaard è finalmente tornato, il duo ha quasi mollato, per la gioia di Rodriguez ma questo ancora non lo sappiamo.

Rodriguez sul podio

Un sommelier franco-italiano, esperto di ciclismo e testimone accanito, ci ha raccontato, dopo la battaglia, che al volante di un’auto degli Emirati Arabi Uniti, avrebbe voluto il secondo posto per… Yates e il terzo per “Pogi”, per eliminare “Vingo” da il bonus finale. L’idea persiste e se questo Tour si giocherà al millesimo è meglio pensarci bene. Cercheremo di trovargli il numero di Matxin…

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Tra ritiro e disastro, alle spalle di Monster, la top 20 è cresciuta parecchio mentre ci sono ancora prove a cronometro e… tre tappe di montagna. Rodriguez, terzo, è risalito in classifica, grazie al quale Hindley ne ha perso uno, Kuss ora è sesto, Félix Gall è nono e Gaudu ha salvato la sua top 10 grazie allo split di Pidcock (colto anche lui nella caduta). Il tour di ieri è stato alleggerito da sette concorrenti…

Riccarda Fallaci

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