Sorpresa in Italia per la storica crisi dei club di Serie A: il Chievo Verona non c’è più

Lo storico club ha chiuso per sempre i battenti. Foto: REUTERS / Daniele Mascolo

La domenica è un giorno storico nel nord Italia. Un giorno che rimarrà nella memoria fan per il dolore che ha portato alla chiusura definitiva di una storica squadra che per tanti anni è stata attiva al Un campionato. Quella Chievo Verona che attualmente gareggeranno in quarta divisione, dove è retrocesso da sanzioni amministrative, ha cessato di esistere a causa di un grave fallimento economico.

Nelle ultime ore della scomparsa dell’entità italiana è successo perché non riesco a risolvere i problemi finanziari che porta alla discesa amministrativa nella quarta categoria. Capi Chievo Verona Vogliono ricostruire il club, secondo il giornale mondo dello sport, “a partire dalle fondamenta“, ma non sono riusciti a trovare investitori prima del limite fissato dalle autorità calcistiche italiane.

Ecco perché l’ultima mezzanotte dell’entità veronese chiudendo definitivamente la porta dopo lo sport è stato penalizzato per aver partecipato alla categoria minore a causa del suo saldo negativo. Dopo la sua incursione in Serie B, la seconda categoria del calcio italiano, in questa stagione ha dovuto affrontare la sua rinascita dalla quarta categoria, ma l’istituzione fondata nel 1929 non esiste più.

La squadra che sa giocare Europa League in stagione 2001/02, dopo il quinto posto ottenuto nel campionato nazionale e l’ultima volta ad avere cifre di statura Leandro Paredes (attualmente al PSG), Maxi Lopez (ex Barcellona), quello storico Sergio Pellissier (135 gol in 495 partite) e Albania Strano (ex Real Madrid) non scenderà più in campo. Non gioca nemmeno ufficialmente dallo scorso luglio.

Le istituzioni attraversano una fase simile in 1936 quando per mancanza di risorse non fu ammesso a gareggiare nella Lega Regionale di Verona e Fu ristabilito dopo la seconda guerra grazie ai cittadini, un’iniziativa che promuove affinché le squadre indossino i colori della città. Ultimamente, decisioni sbagliate e una gestione inefficace hanno portato il club a chiudere la sua storia.

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Emiliano Brichese

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