Un dipendente di McDonald’s in Italia ha salvato una vittima di un rapimento con l’aiuto di segnali manuali. Quando è arrivata la polizia c’è stato un momento emozionante.
A Milano, un dipendente di McDonald’s salva una ragazza rapita e aiuta la polizia ad arrestare il sospetto rapitore. Lo riferiscono la “Bild” e il quotidiano italiano “La Repubblica”.
La ragazza è apparsa in una filiale di McDonald’s nella città del nord Italia alle 3 della sera del 22 novembre, accompagnata da un giovane. L’uomo ha chiesto una sigaretta alla donna e ad un collega, che erano davanti alla porta di un fast food chiuso.
La ragazza aiuta la donna a cercare il segno
Il ragazzo ha voltato brevemente le spalle al gruppo e la ragazza ha approfittato di questa opportunità. Le mostrò la mano: quattro dita serrate a pugno. Il cartello significa: “Sono in pericolo e ho bisogno di aiuto”.
La donna ha reagito immediatamente, allontanandosi di qualche passo dal gruppo e chiamando il 118: “Sto cercando di non farmi notare”. Per questo parlava a bassa voce e manteneva la connessione il più a lungo possibile.
I dipendenti di McDonald’s hanno inseguito i rapitori
All’improvviso l’uomo si è avvicinato alla donna e le ha chiesto se la ragazza poteva usare il bagno del ristorante. “Ho risposto che purtroppo a quell’ora eravamo chiusi”. Mentre si avvicinava a lei, si rivolse al suo compagno e pronunciò silenziosamente la parola “Aiuto”.
Al momento non è prevista alcuna escalation. Il 23enne ha finito la sigaretta e ha continuato a camminare con la ragazza. I dipendenti di McDonald’s lo hanno seguito a distanza di sicurezza, continuando a chiamare la polizia.
Arrestato un uomo per violenza sessuale
Non molto tempo dopo, gli agenti sono arrivati e hanno arrestato l’uomo. Gli investigatori hanno poi confermato a La Repubblica che il 23enne aveva rapito la ragazza ed era stato arrestato per violenza sessuale.
Dopo l’arresto, ha stabilito un contatto visivo con la ragazza, ha detto la donna al giornale. Il bambino era “molto scosso e spaventato”. “Non c’erano parole, solo uno sguardo. E in quello sguardo c’erano gratitudine e sollievo.”
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