La vaccinazione dei cittadini di età superiore ai 50 anni sta diventando obbligatoria in Italia, secondo una decisione del gabinetto del governo Draghi, completata mercoledì sera.
In sostanza, sono state adottate due strade: per i cittadini di età superiore ai 50 anni che non lavorano è richiesta direttamente la vaccinazione obbligatoria. Per i cittadini, sempre coetanei, che lavorano (nel pubblico, nel privato, nel commercio o altrove) il “pass super verde” (che richiede almeno due dosi di vaccino) è esteso all’uso dei mezzi di trasporto e all’accesso ai teatri, cinema, bar, ristorante, stadio, conferenza.
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Gli italiani e gli stranieri residenti nel Paese avranno tempo fino al 15 febbraio per adeguarsi a questa nuova decisione.
Lunga trattativa
Dopo lunghe trattative, in termini di una serie di servizi e attività aperte al pubblico (banche, uffici postali, uffici delle assicurazioni sociali, ma anche parrucchieri), è stato adottato il “tessuto verde semplice”. Ciò significa che l’accesso a clienti e assicurati sarà consentito a coloro che sono stati vaccinati, ma anche a coloro che non lo hanno fatto.
Una parte del sindacato italiano ha commentato il provvedimento, sottolineando che servono decisioni più coraggiose e che la vaccinazione obbligatoria dovrebbe essere estesa alle new age e alle categorie professionali.
Non vaccinato
“Due terzi dei malati di coronavirus in terapia intensiva e il 50% di quelli ricoverati nei reparti ospedalieri non sono vaccinati. Dobbiamo ridurre il numero di coloro che non sono vaccinati e, di conseguenza, il numero dei pazienti ricoverati”, ha affermato il ministro della Salute Roberto. Speranza.
“Siamo i primi ad adottare la vaccinazione obbligatoria per i cittadini con più di 50 anni. Perché siamo anche i primi ad adottare una carta verde vaccinata. Allo stesso tempo, abbiamo concordato di avere la massima flessibilità possibile in termini di rafforzamento del telelavoro”, ha aggiunto il Ministro dell’Amministrazione Pubblico italiano, Renato Bruneta.
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