L’Unione europea dovrebbe estendere la revoca temporanea del Patto di stabilità, che pone limiti al deficit e al debito pubblico, secondo Anton Hofreiter, presidente della commissione per gli affari europei del Partito dei Verdi al Bundestag.
“Siamo davvero in una crisi speciale e non sappiamo quanto durerà”, ha detto.
Per evitare un collasso economico, l’Unione Europea ha temporaneamente disabilitato il Patto di stabilità dal 2020, che fissa un tetto del 3% del PIL per i disavanzi pubblici e del 60% del PIL per il debito pubblico.
Anton Hofreiter si concentra in modo specifico sulla situazione in Italia. Il debito pubblico italiano ha già superato il 155% del PIL, cosa che preoccupa a Bruxelles.
“Sotto (Presidente del Consiglio Mario) Draghi, l’Italia ha fatto tante cose positive in questi mesi. Nessuno vuole affondare ancora una volta la crisi economica”, ha detto.
Questa flessibilità andrà a beneficio dei paesi che spendono molti soldi per la protezione del clima, ha affermato il Partito dei Verdi tedesco, che fa parte della nuova coalizione di governo tedesca.
Anton Hofreiter sostiene anche gli inviti a sostenere investimenti significativi in programmi “verdi”. “Penso che questa sia una proposta molto intelligente. La Commissione europea afferma anche che gli investimenti per il clima sono molto importanti”.
Tuttavia, alcune regole del Patto di stabilità ostacolano il “Patto verde”, che mira alla neutralità del carbonio entro il 2050, ha affermato Anton Hofreiter.
Il presidente francese Emmanuel Macron, il cui paese detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea, si è unito ai leader in un percorso simile esortando Bruxelles a rivedere la disciplina fiscale per consentire una maggiore spesa per investimenti e la gestione dei livelli di debito.
Il nuovo cancelliere tedesco Olaf Solz è vicino alla linea di disciplina fiscale a lungo termine di Angela Merkel, una potenziale fonte di conflitto all’interno della coalizione di governo tedesca.
Un altro punto controverso è il gasdotto Nord Stream 2, che collega la Russia con la Germania.
Olaf Solz e i ministri socialdemocratici sostengono il piano dell’oleodotto e sono riluttanti a usarlo come mezzo per fare pressione su Mosca nella crisi ucraina.
I ministri dei Verdi del governo tedesco, tra cui il ministro degli Esteri Analena Berbok, in visita a Kiev e Mosca oggi e domani, si stanno impegnando più a fondo sulla questione dell’oleodotto Nord Stream 2, che è stato descritto come “problematico” da Anton Hofreiter.
FONTE: AMPE
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