“Per combattere l’estorsione e l’insicurezza in Messico Urge mettere in atto una strategia forte come quella utilizzata dal governo italiano”, Lo ha detto Ramón Castro Castro, Vescovo di Cuernavaca e Segretario Generale della Conferenza Diocesana Messicana (CEM).
Quanto sopra, si riferisce all’uso dell’Esercito per combattere Cosa Nostra, perché Finora, quelli attuati dalle autorità messicane “non hanno funzionato”.
Nel 2019, durante la quinta edizione delle strade, Castro Castro lo ha denunciato 18 sindaci ricattati dalla criminalità organizzata.
Attualmente, secondo il vescovo, Tale reato si applica e si estende al livello dell’estorsione a tutti i livelli e ceti sociali, anche alcune religioni sono vittime di estorsioni.
“Quante persone sono stanche di lavorare per la criminalità organizzata, pagando questo tipo di tassa (estorsione)? Penso che in alcuni aspetti il governo si sia arreso. Per quanto ne so, non si sta facendo molto, non c’è quasi nessuna soluzione a questo problema”, ha detto.
Fa notare che i cittadini che osano denunciare, affrontare la rabbia dei gruppi criminali in mezzo all’impotenza, perché i tre livelli delle autorità di governo non hanno la capacità di garantire sicurezza e protezione.
“E alcuni che hanno denunciato hanno ricevuto una risposta molto dura da parte di gruppi criminali. e quindi hanno molta paura e che questo (male) sia molto diffuso; sentiamo dalle nostre persone che devono pagare, che devono chiudere le attività, che sono minacciate e i numeri sono piuttosto allarmanti”.
Ramón Castro Castro ha aggiunto: “Nonostante quanto accaduto nel regime del precedente governoquello che sta succedendo ora, secondo le statistiche dello stesso governo, è un forte miglioramento”.
Ha aggiunto: “Pensate, ad esempio, all’impunità e questo è qualcosa che incoraggia la violenza, su 100 casi denunciati, solo sei ricevono una condannaOltre a questo, ci sono figure nere, figure nere le cui tante persone non si lamentano l’una dell’altra, ecco di cosa ci preoccupiamo, violenze basate su un’enorme impunità”.
Per monsignore, la strategia finora attuata dal governo messicano non hanno dato risultati positivi.
“Ad oggi, i risultati visibili mostrano che la strategia non sta funzionando e che desideriamo, con tutto il rispetto, trasmettere alle autorità la necessità di un’analisi più forte e ferma e di decisioni più efficaci”.
Il Vescovo della Diocesi di Cuernavaca ritiene che le autorità messicane devono volgere lo sguardo all’esperienza del successo nella lotta ai gruppi criminali attuati in altri paesi come l’Italia.
“Che potere fare? Gli esperti dovrebbero aiutarci, dove in altri paesi hanno questo problema, il caso dell’Italia come lo risolvono, che l’esperienza di altri paesi può aiutarli e anche la decisione di farlo e soprattutto accettare la realtà, è stato uno dei punti che ho sottolineato ultimamente, non possiamo negare la realtà”.
L’Ottavo Sentiero di La Paz torna alla modalità faccia a faccia, dopo due anni di attuazione simbolica e digitale, lascerà la rotonda della città di Tlaltenango, situato a nord di Cuernavaca, verso il centro storico della città.
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