Carne da laboratorio: alleanza italiana contro il cibo ‘Frankenstein’

Nasce la prima alleanza contro la carne coltivata: l’Italia unita, un “pugno” contro il cibo sintetico, come viene chiamato.

In un momento in cui gli scienziati alimentari e i biotecnologi si sono innamorati dell’ulteriore sviluppo della carne coltivata (gli scienziati hanno recentemente sviluppato cellule staminali bovine condiviso centinaia di volte e possibilmente all’infinito) contrattacco italiano.

Associazione Produttori Italiani, creati Coldiretti, Filiera Italia, Assica, Assolatte, Unaitalia e Assocarni, prima alleanza contro l'”attacco del cibo sintetico”come chiamano le carni e i latticini da laboratorio, nell’agroalimentare “Made in Italy”, dalla carne ai salumi.

Va ricordato che il governo italiano ha fatto una dichiarazione ferma NO E nella carne coltivataha approvato i relativi disegni di legge, che devono ancora essere ratificati dal Parlamento italiano.

In occasione della fiera internazionale Tuttofood di Milano, l’associazione produttiva ha organizzato un convegno sul tema dal titolo “I pericoli degli alimenti sintetici”.

Alla conferenza è stata ampiamente analizzata la produzione lattiero-casearia israeliana, che secondo loro non era cibo ma un prodotto meccanico fatto come una medicina. Il presidente della Coldiretti, Ettire Prandini, sostiene che in questo alimento, vietato nell’agricoltura europea dal 1996, vengono utilizzati ormoni.

“Siamo in un paradosso – commenta Paolo Zanetti, presidente di Assalatte – da un lato ci viene chiesto di investire per rendere i nostri prodotti caseari più rispettosi dell’ambiente, dall’altro investitori disonesti, con il pretesto di proteggere l’ambiente, cerca di promuovere prodotti completamente innaturali e quindi nemici dell’ambiente. “Dobbiamo fermare questa corsa insensata, fermare il cibo di Frankenstein e proteggere il latte che è il vero patrimonio mondiale dell’umanità”.

“Questo non è il cibo del futuro che vogliamo”, ha dichiarato Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia. “In quattro o cinque multinazionali che lo promuovono, diciamo l’Italia, con i suoi agricoltori, con il suo know-how manifatturiero superiore, con la sua qualità di prodotto e con il suo modello di sostenibilità come esempio per il mondo, continuerà. lottando per portare cibo sano e naturale sulla sua tavola”.

La campagna contro la carne da laboratorio si è intensificata mezzo milione di firme a sostegno dello Stop Synthetic Foods Act, in assenza di adeguate garanzie in termini di sicurezza alimentare e ambientale.

La mobilitazione contro il bestiame ha un ampio consenso: dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni al presidente del Pd Stefano Bonaccini, dal vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani al vicepremier Matteo Salvini, dal leader di Azione Carlo Calenda al capogruppo di Noi Moderati Maurizio Lupi alla dirigenza il gruppo Movimento 5 Stelle al Senato Stefano Patuanelli e molti parlamentari. Hanno votato a favore della proposta della Coldiretti anche duemila comuni, insieme a quartieri di ogni colore politico e portavoce di ogni fazione.

Alberta Trevisan

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