coronavirus | Il rallentamento economico sta lasciando in Italia “nuovi poveri”.

Non sono più solo i gruppi più vulnerabili ad aver bisogno di cibo e assistenza per sopravvivere. In questa nuova categoria rientrano tutti coloro che sono stati costretti a chiudere la propria attività.

Questa pandemia ha colpito non solo la salute dell’Italia, ma anche la sua economia. Una nuova società povera è nata dalla repressione imposta dallo Stato per contenere questo virus.

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Non sono più solo senzatetto, ma hanno anche bisogno di cibo e assistenza per sopravvivere. In questa nuova categoria rientrano tutti coloro che sono stati costretti a chiudere la propria attività.

I sindaci del sud del paese descrivono questa situazione come un focolare sociale.

“Palermo è completamente cambiata e non è più controllata dalla mafia. Non credo che la mancanza di comprensione da parte del governo centrale darà l’opportunità alle organizzazioni mafiose di controllare le aziende e sfruttare la rabbia della gente. sia nel nord che nel sud del Paese”ha affermato Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

Tanto che il primo ministro Giuseppe Conte ha dichiarato un fondo di emergenza per aiutare i gruppi più vulnerabili e prevenire i saccheggi nel sud del Paese.

I più colpiti sono commercianti e imprenditori.

“Non ti guardano negli occhi, vengono solo a prendere il cibo e poi se ne vanno. Sono timidi, non sono abituati a chiedere qualcosa, sono sempre abituati a vivere del proprio stipendio. Ora si trovano in una situazione completamente diversa. Le loro vite sono state completamente stravolte.”ha spiegato Giuseppe Parruzzo, operatore della Caritas.

Al Sud la soglia di povertà è più alta che nel resto d’Italia, oltre il 10%, percentuale che al Nord si dimezza. Sempre più persone non hanno soldi per comprare cibo.

“Per razionare il nostro menù giornaliero, consumiamo solo due pasti al giorno.” Di solito a pranzo e a cena lo prepariamo noi stessi usando la farina, quindi mangiamo pizza o piadina (panini italiani) ma di solito usiamo ingredienti economici come cipolle, peperoni, pomodori. Non compriamo prosciutto, salame o altri insaccati che non possiamo permetterci.”ha detto Salvatore Chinni, colpito dalla crisi.

Il governo italiano ha inviato aiuti finanziari a tutte le città d’Italia, ma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha spiegato che gli aiuti sono serviti per affrontare le fasi iniziali dell’emergenza e per disinnescare le tensioni sociali. Nelle prossime settimane serviranno più risorse.

Emiliano Brichese

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