Cosa cerca la Meloni ad Atene – Postino economico

La buona comunicazione tra Kyriakos Mitsotakis e la sua controparte italiana, Giorgia Meloni, è ben nota a chi segue i loro movimenti a livello europeo. Lo dimostra anche la semiologia: i due siedono sempre uno accanto all’altro nelle riunioni del Consiglio, mentre la Meloni prenderebbe sempre il telefono per chiacchierare con il primo ministro greco con l’obiettivo di coordinare gli spostamenti dei Paesi del Sud prima di fare grandi cose. decisioni. .

La buona alchimia che si è creata, all’insegna del realismo, sui problemi comuni tra Grecia e Italia, ma anche sul percorso di cooperazione del Sud Europa aperto da Mario Draghi, potrebbe confermarsi giovedì in terra greca, con l’arrivo della Meloni ad Atene per un pranzo di lavoro con Mitsotakis. E anche se non c’è ancora nulla di “chiuso”, sembra che si tratti di un incontro informale che va avanti da tempo perché l’arrivo della Meloni era già ritardato prima della doppia contestazione elettorale.

Mitsotakis e Meloni dovrebbero cenare da soli o con più partner, ma il menu è più o meno predeterminato e riguarderà questioni dell’agenda regionale ed europea, nonché questioni relative alle relazioni bilaterali tra i due paesi. L’energia è importante per Atene, che vuole incrementare l’export verso l’Italia, accelerando, tra l’altro, la realizzazione del cavo di interconnessione elettrica (che è in costruzione). Per quanto riguarda l’immigrazione, che continua a preoccupare entrambe le parti in quanto Paese ospitante, va ricordato che lo scorso luglio, alla Conferenza di Roma su sviluppo e migrazione, Atene ha risposto all’invito con la presenza del ministro competente, Dimitris Kairides.

Corvetta

Il pranzo di lavoro tra i due leader ha contribuito a rafforzare le buone relazioni tra i due paesi, che da tempo discutevano del rafforzamento della cooperazione in materia di difesa. Vale la pena notare che la decisione della Grecia sul programma di corvette tre più uno è ancora in sospeso: due offerte sono già state presentate, a partire dall’inizio del 2022, una da Fincantieri italiana e un’altra dalla Marina francese.

Prima delle elezioni, i vertici del Ministero della Difesa nazionale collegavano la questione delle corvette alla partecipazione dei cantieri navali greci alla loro costruzione, ma anche al potenziale accordo di difesa che potrebbe nascere con l’Italia.

Dato che entrambe le navi soddisfano i requisiti fissati dalla Marina Militare, la proposta francese è stata collegata al Cantiere Scaramanga, mentre quella italiana al Cantiere Elefsina. Sebbene non sia sicuro che la questione venga discussa da Mitsotakis e Meloni (la parte greca non esclude che la questione venga sollevata da parte italiana), il ministro incaricato, Nikos Dendias, ha recentemente riferito a “NEA ” che l’offerta riguarda un programma di costruzione navale in corso di valutazione della corvetta.

Libia

A livello regionale, anche i rapporti di Roma con Tripoli sono importanti per Atene, soprattutto dopo la decisione della Grecia di inviare un ambasciatore in Libia e cercare di aprire la porta al dialogo con il governo del Paese. Vale la pena ricordare che l’Italia ha un ruolo di primo piano negli sviluppi in Libia, perché all’inizio del 2023, con la presenza della Meloni a Tripoli, le compagnie petrolifere italiane e libiche hanno firmato un accordo sul gas naturale per 8 milioni di dollari.

Versione stampabile di “TA NEA”

Alberta Trevisan

"Analista certificato. Esploratore a misura di hipster. Amante della birra. Pioniere estremo del web. Troublemaker."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *