Ecoalf collabora con Lapo Elkann alla sua prima collezione di abiti (sostenibile e genderless).

Madrid – Segnando un nuovo punto di svolta nel suo percorso come azienda di riferimento e promotrice delle pratiche più sostenibili nel settore della moda, l’azienda spagnola Ecoalf compie un altro passo nella diversificazione del suo modello di business, ed entra nella categoria sartoria con il lancio di la sua prima collezione di abiti. Diversi modelli in nylon riciclato, facenti parte della collezione, sono prodotti in edizioni limitate, e sviluppati in collaborazione con la figura iconica e di riferimento per l’abbigliamento maschile, l’imprenditore italiano Lapo Elkann.

Presentata come una proposta in cui Ecoalf cerca di continuare a rispondere ai propri valori di azienda impegnata, sia per il futuro che per il benessere degli esseri umani, nonché per l’ambiente, la proposta si è rivelata sostenibile. ed eticamente positivo, considerando di donare il 10% dei profitti di ogni causa alla Fondazione LAPS. Una onlus presieduta dallo stesso Lapo Elkann, e da cui questa organizzazione porta avanti azioni di sostegno ai minori e di contrasto alla povertà educativa, promuovendo soprattutto il finanziamento di progetti rivolti a bambini con bisogni speciali, persone con disabilità, disturbi dell’apprendimento, vittime di abusi. o si trovano in una situazione di rischio di esclusione sociale, che è una conseguenza di motivazioni economiche o sociali. Iniziative a cui l’imprenditore italiano è particolarmente dedito, e in questo modo, come capisce Ecoalf, finisce per ritrovarsi il miglior collaboratore per, oltre al suo innegabile stile di vestire, non solo partecipare ad attività attive. nel design e nell’idea di questa collezione esclusiva, ma funge anche da panoramica della capsule.

Diverse considerazioni sono state finalmente raggiunte dopo che Joana Lemos Elkann, moglie di un uomo d’affari italiano, lo stesso Elkann e Javier Goyeneche, fondatore e presidente esecutivo di Ecoalf, si sono finalmente messi in contatto e hanno tenuto un primo incontro. È stata questa prima conversazione che alla fine ha costruito e concretizzato le basi per una collaborazione che ora è finalmente venuta alla luce, e il cui obiettivo principale è quello di dichiarare e sostenere ancora una volta che la sostenibilità non è in conflitto con lo stile, né con il design, né con l’eleganza. , che è sempre stato uno dei grandi principi che le aziende spagnole devono mantenere.

Immagine della campagna con protagonista Lapo Elkann con il design di un abito sviluppato in collaborazione con Ecoalf e un imprenditore italiano. Crediti: Lorenzo Beretta, per gentile concessione di Ecoalf.

«Con questa collezione in edizione limitata abbiamo unito lo stile alla sostenibilità, qualcosa che ancora oggi non è considerato sexy ed elegante», sottolinea lo stesso Lapo Elkann, in diverse dichiarazioni inviateci dallo stesso indirizzo di Ecoalf. “Prendersi cura della terra è importante affinché tutti possiamo godere di una migliore qualità di vita, ma ciò non significa rendere i vestiti noiosi”, ha difeso l’uomo premiato quattro volte con il premio “Best Dressed Man” assegnato da Vanity rivista Giusto. In risposta, ha spiegato Italian, “parte dell’idea creativa era quella di utilizzare colori brillanti e sorprendenti per dimostrare che anche la sostenibilità è interessante”. “Cerco sempre di contribuire, a modo mio, alla protezione del pianeta in cui viviamo perché credo che abbiamo l’obbligo di proteggerlo”, ha aggiunto, seguendo gli impegni esistenti, e con l’aiuto di Ecoalf, determinato a continuare a difendere si inserisce nel settore della moda, come aveva fatto, ad esempio, quando da dirigente Fiat decise di rilanciare il modello Fiat 500, scommettendo su un motore che all’epoca emettesse meno emissioni di CO2 possibili.

“Nel 2009 abbiamo iniziato a realizzare zaini con materiali riciclati e negli ultimi 14 anni siamo cresciuti e ci siamo espansi in altre categorie per offrire uno stile di vita completamente sostenibile”, ha aggiunto Javier Goyeneche, fondatore e presidente di Ecoalf. Continuando su questa strada, e continuando a portare avanti lo stesso impegno, “per disegnare la nostra prima collezione di abiti, non potevo pensare a nessuno migliore di Lapo”. “La loro creatività, gusto e visione aggiungono un enorme valore alla creazione di abiti con uno scopo”, ha sottolineato, in termini di design che “incarnano il loro stile personale riducendo al minimo l’impatto ambientale”.

È senza genere e realizzato in nylon riciclato

Progettati in edizione limitata, gli abiti di questa esclusiva capsule collection, che rispondono all’identità di un unico modello, disponibile in varie tonalità di colore, saranno in vendita il 18 settembre presso lo store Ecoalf nella città italiana di Milano. Un lancio che arriverà come preludio all’inizio della nuova edizione della Milano Fashion Week, e proseguirà, il 25 settembre, con la sua commercializzazione attraverso lo store online del brand spagnolo di moda sostenibile.

Immagine della campagna con protagonista Lapo Elkann con il design di un abito sviluppato in collaborazione con Ecoalf e un imprenditore italiano. Crediti: Lorenzo Beretta, per gentile concessione di Ecoalf.

Approfondendo i dettagli di questo capo unico, il design di questa tuta è stato progettato sotto l’egida della linea Ecoalf 1.0 di Ecoalf, nota come la linea di prodotti “premium” dell’azienda. Si tratta di un modello naturale “genderless”, aperto all’uso da parte di uomini e donne, e realizzato con nylon riciclato proveniente dal Portogallo, dove attualmente vive la coppia Elkann, ma ispirato alla tradizione sartoriale italiana. Si tratta di caratteristiche sempre più apprezzate, grazie all’utilizzo delle stesse fibre che consente, secondo le stime di Ecoalf, un risparmio di 243mila litri di acqua e una riduzione delle emissioni di CO2 del -58 per cento, rispetto a quello che sarebbe l’utilizzo di materiali tradizionali e vergini.

Quanto ai vantaggi di questo nylon riciclato, “oltre a ridurre le emissioni di CO2 della nostra atmosfera e a dare una seconda vita alle reti da pesca dismesse”, si scopre che “il nylon è anche il materiale sintetico che rilascia la minor quantità di microplastiche”. , che ci permette anche di contribuire alla “lotta all’inquinamento marino nei nostri oceani”, difendendo la gestione di Ecoalf. Da lì, “questi abiti ‘genderless’ sono pensati per chi vive uno stile di vita urbano, attivo e in continuo movimento”, offrendo loro la possibilità di indossarsi da soli e proponendo un “look casual ed elegante”, rendendoli modelli che “si possono indossare li in ufficio e dopo il lavoro.” “Comodi e leggeri”, spiegano, “offrono anche elasticità e recupero ottimali”, rendendoli “il compagno perfetto per il viaggiatore più attivo”.

Immagine della campagna con protagonista Lapo Elkann con il design di un abito sviluppato in collaborazione con Ecoalf e un imprenditore italiano. Crediti: Lorenzo Beretta, per gentile concessione di Ecoalf.
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Emiliano Brichese

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