(ats) L’istituto statistico europeo non registra tale cifra dalla sua stima iniziale nel gennaio 1997 per i 19 paesi che hanno adottato la moneta unica. A novembre, l’inflazione nella zona euro aveva battuto il record, al 4,9%.
Queste cifre sono ben al di sopra dell’obiettivo della Banca centrale europea (BCE) del 2% di inflazione nella zona euro. Tuttavia, per le istituzioni monetarie, questa inflazione è temporanea e diminuirà nel 2023, dopo aver raggiunto il picco nel 2022.
L’impennata dei prezzi degli ultimi mesi può essere spiegata principalmente dal formidabile aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità.
A dicembre, l’aumento annuale dei prezzi dell’energia è stato del 26%, ben al di sopra delle altre componenti, ha affermato Eurostat in una nota.
I prezzi di generi alimentari, alcolici e tabacco sono ancora aumentati del 3,2%, superiore ai prezzi dei beni industriali (2,9%) e dei servizi (2,4%).
Tra le principali economie, Spagna (6,7%) e Germania (5,7%) hanno registrato i maggiori guadagni il mese scorso, superando la media europea. Per contro, i prezzi restano più prudenti in Italia (4,2%) e soprattutto in Francia (3,4%), secondo i dati europei armonizzati calcolati da Eurostat.
L’inflazione è molto alta anche nei paesi baltici, il livello più alto per l’area dell’euro registrato dall’Estonia (12%), davanti alla Lituania (10,7%). Gli aumenti di prezzo minori si sono verificati a Malta (2,6%) e in Finlandia (3,2%).
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