Dopo che Francia e Italia hanno sperimentato disordini politici sullo sfondo della guerra in Ucraina. Il Movimento Cinque Stelle, il più grande nella coalizione di governo di Mario Draghi, si è diviso in due, con il ministro degli Esteri Luigi di Maio che se ne va per protestare contro il rifiuto del partito di sostenere il dispiegamento di equipaggiamenti militari in Ucraina.
Di Maio ha detto ai giornalisti che avrebbe lasciato i Cinque Stelle, che un tempo guidava, e avrebbe formato un nuovo gruppo parlamentare. La sua decisione arriva dopo giorni di scontri con l’ex presidente del Consiglio e attuale leader del partito Giuseppe Conte.
Conte si oppone all’invio di equipaggiamento per la difesa in Ucraina, contrariamente alla posizione ufficiale del governo. Draghi ha promesso il suo sostegno al Paese durante la sua visita a Kiev, sostenendo al contempo che al Paese venga concesso lo status di candidato.
Il Movimento Cinque Stelle “ha l’obbligo di sostenere il governo, senza esitazioni”, ha sottolineato Di Maio. “A questo punto storico, i valori europei non possono sbagliare”. La polemica ha diviso non solo la coalizione di governo, ma l’opinione pubblica italiana, secondo Bloomberg.
Di Maio è ora in procinto di creare il proprio partito. Almeno 60 dei 227 parlamentari di Five Stars sono pronti a seguire l’esempio, secondo l’agenzia italiana Ansa. Conte, dal canto suo, sta valutando la possibilità di lasciare la coalizione di governo, offrendo supporto a Draghi solo ad hoc.
Il partito ha vinto le elezioni del 2018, ma da allora la sua partecipazione è diminuita drasticamente nei sondaggi di opinione. Giuseppe Conte ritiene che la crisi energetica ed economica siano le cause principali. Il 57enne ha ripetutamente invitato il governo a congelare le spedizioni di armi in Ucraina e a concentrarsi sul rilancio dei colloqui di pace.
naftemporiki.gr
“Analista certificato. Esploratore a misura di hipster. Amante della birra. Pioniere estremo del web. Troublemaker.”