DTM è pronto a brillare anche quest’anno. Dopo una fine turbolenta del 2022, in cui Gerhard Berger ha venduto la sua azienda promotrice del campionato all’ADAC, 27 piloti si sono riuniti al Red Bull Ring per due giorni di test prima del campionato, a quasi un mese di distanza. , in programma a Oschersleben il 26 maggio.

Il maltempo dei giorni precedenti, compresa la neve circostante, non ha influito troppo sull’andamento delle prove, visto che sabato e domenica il tempo è stato buono e i tempi sono stati molto vicini a quelli ottenuti lo scorso settembre in classifica.

Tutti i piloti presenti hanno fatto segnare il loro miglior tempo nella seconda giornata, tra cui Maro Engel, assente sabato a causa della gara del Nürburgring, che ha portato la sua Mercedes al comando della classifica con il tempo di 1’28”117, che ha è tre decimi e mezzo del tempo di René Rast sabato e ha battuto Sheldon van der Linde (BMW), un altro assente sabato, di 27K.

Soddisfatto Engel, che però ha minimizzato l’importanza del buon tempo “perché non sempre abbiamo macchine veloci su questo circuito ed è possibile che qualcuno non abbia ancora mostrato tutto”. Sono quattro decimi della Pole de Rast dell’anno scorso.

C’è in questo test una strana prova. Pirelli ha chiesto a ciascuna squadra di abbassare la vettura in una finta gara, questo venerdì pomeriggio, con bassa pressione delle gomme, una temperatura a freddo di 1,3 bar. Dopo 15 giri, i piloti hanno notato una significativa riduzione del grip, ma hanno completato il programma di 40′, 32 giri. Pirelli ha voluto vedere come si sarebbero comportati gli pneumatici a bassa pressione, perché la risposta è diversa per ogni vettura.

Domenica c’è stata solo una bandiera rossa, causata da Arjun Maini, che è riuscito una terza volta, a causa di una sospensione rotta, apparentemente dovuta all’aggressività sull’asfalto.

Dei 27 presenti, i primi tredici erano in mezzo secondo e 22 in un secondo. L’uguaglianza sembra reale. E questo con molti nuovi nomi nella categoria.