Ministro dell’Interno, Eduardo “Wado” di Pedroincontrato a Roma con il suo compagno italiano, Luciana Lamorgesecon il quale analizza la possibilità che i paesi europei avanzano con passi per accelerare il processo di doppia cittadinanza per gli argentini che hanno antenati sulla terra.
Secondo la dichiarazione rilasciata dopo l’incontro dal portafoglio guidato da Lamorge, i due funzionari hanno subito esplorato il problema della legalizzazione del certificato di soggiorno in formato digitale presentato dagli interessati nella città italiana appropriata, uno dei passaggi necessari per provare l’ascendenza.
In questo caso, entrambe le autorità sono d’accordo “la formazione di un tavolo tecnico che sarà in grado di individuare, nel breve termine, soluzioni compatibili” con l’ordinamento giuridico romano.
“In un incontro con il mio collega italiano, Luciana Lamorgese, abbiamo discusso un’agenda comune. E abbiamo anche concordato un esempio di lavoro per facilitare la procedura per l’argentino che è cittadino italiano”, ha detto De Pedro sul suo account Twitter.
Inoltre, il ministro ei suoi partner europei hanno discusso “diverse questioni di reciproco interesse nell’ambito dell’emergenza umanitaria legate al conflitto scoppiato in Ucraina a seguito dell’invasione delle forze armate russe”.
Il passaporto italiano è uno dei più preziosi al mondo, secondo Indice dei passaporti Henley & Partnersche valuta il numero di paesi che i cittadini di ciascun paese possono visitare senza dover richiedere un visto.
Nonostante negli ultimi anni si sia registrato un predominio crescente delle classifiche da parte dei paesi asiatici sviluppati, con crescente influenza l’Italia continua ad essere al terzo posto della graduatoria insieme a Finlandia, Lussemburgo, Spagna
Solo poche settimane fa c’è stato un crollo al Consolato d’Italia nella città di Rosario a causa del gran numero di domande pervenute per la cittadinanza. Lo stesso numero di persone che richiedevano la doppia cittadinanza in un anno ora lo fanno ogni mese.
«La situazione a Rosario è molto grave», spiega Franco Tirelli del Comitato per gli italiani all’estero.
In precedenza, l’elaborazione della cittadinanza richiedeva dai due ai tre anni; è un normale timeout. Ma negli ultimi due anni, l’ansia delle persone, soprattutto giovani tra i 20 ei 30 anni, di cercare nuovi orizzonti, complicare le cose e non c’è più nemmeno una scadenza. Molte procedure non possono nemmeno essere inserite.
Senza console da dicembre, senza ragioniere per cinque anni e con solo dieci dipendenti, il Consolato d’Italia a Rosario non poteva farcela. Con questa struttura deve rispondere alle esigenze di una regione che comprende sette province e un potenziale di due milioni di persone in condizione di amministrare la cittadinanza.
Da due anni i turni sono sospesi, ma non può nemmeno terminare con tra le 20.000 e le 30.000 procedure già avviate prima della pandemia. E ora diverse migliaia di altri argentini sono interessati ad entrare nella nuova cartella. Inoltre nessuna prenotazione per il rinnovo del passaporto italiano.
Intanto, per abbreviare il percorso di fronte a tante difficoltà, centinaia di persone di Rosario hanno deciso di sottoporsi a un intervento faccia a faccia in Italia. Ma ciò che normalmente richiederebbe diversi mesi è ora complicato da una richiesta straordinaria dell’Argentina (così come del Brasile) di elaborare la cittadinanza direttamente nel comune.
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