Il Pantheon Agrippa di Roma, uno dei monumenti più visitati in Italia, ha incassato quasi 200.000 euro nella sua prima settimana come attrazione turistica a pagamento, con l’ingresso generale che costava 5 euro.
Secondo il Ministero della Cultura italiano, più di 50.000 persone hanno avuto accesso al santuario simbolico, aggiungendo 192.173 euro alle casse generali, di cui più della metà provenivano dai biglietti acquistati sul sito del governo e l’altra presso la biglietteria del monumento.
Ha inoltre sottolineato che circa 4.800 giovani tra i 18 ei 25 anni – che pagano un biglietto d’ingresso scontato di 2 euro – hanno deciso di visitare l’edificio, una delle strutture meglio conservate della Roma imperiale, che ha quasi 2.000 anni.
Secondo il governo italiano, che la settimana scorsa ha lanciato il sistema di raccolta, 43.000 euro del ricavato dei primi sette giorni saranno utilizzati per risanare le zone colpite dalle alluvioni che hanno inondato gran parte dell’Emilia-Romagna. nord del paese.
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Il Pantheon di Roma ha raccolto quasi 200.000 euro nella sua prima settimana come attrazione a pagamento
Fino a lunedì scorso, il Pantheon Agrippa – che riceve circa 9 milioni di visitatori all’anno – rimaneva una delle poche attrazioni ad accesso gratuito nella capitale italiana, dove pochi edifici oltre alle chiese consentono l’ingresso gratuito.
Nel corso degli anni si è ventilata l’idea di pagare un biglietto d’ingresso all’edificio, ammirato per la sua imponente cupola, successivamente trasformata nella chiesa di Santa Maria dei Martires e che servì anche come pantheon degli ex re italiani Vittorio Emanuele II e Humberto I.
Il 70% del ricavato dei biglietti sarà devoluto al Ministero dei Beni Culturali, che si occuperà della pulizia e della conservazione degli stessi, mentre il restante 30% andrà alla tesoreria della Diocesi di Roma, che destinerà una parte del ricavato provento. per atti di beneficenza e altri santuari.
Le persone esenti dal pagamento saranno le stesse previste dai musei e monumenti italiani, come i minori di 18 anni e le persone con disabilità, nonché chi assiste alla messa o prega.
Con informazioni da EFE.
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