Il rifugiato politico turco accusato dell’esplosione a Triandria è innocente

Due rifugiati politici turchi seduti sul banco della Corte d’appello penale composta da tre membri di Salonicco, accusati di gravi accuse, sono stati giudicati non colpevoli, in relazione all’esplosione in un appartamento sotterraneo a Triandria, nell’ottobre 2011, in cui perse la vita un attentatore curdo.

Nell’appartamento sono state trovate armi pesanti ed esplosivi, mentre due uomini di origine curda sono diventati sospettati quando sono state trovate le loro impronte digitali su materiale stampato. Ma da allora hanno negato in precedenza il loro coinvolgimento nel caso, posizione che hanno ripetuto davanti alla corte, che alla fine li ha assolti dall’adesione a un’organizzazione criminale, fornendo e possedendo esplosivi e armi. Il loro rilascio era stato precedentemente contestato in tribunale dal procuratore distrettuale.

Danni successivi, nell'appartamento di Triandria - FOTO ARCHIVIO EUROKINISSI

Come testimoni della difesa, il deputato SYRIZA del primo distretto di Salonicco, Triantafyllos Mitafidis, e l’ex deputata Despina Charalambidou, hanno testimoniato che le attività dei due uomini si sono svolte pacificamente, pur sottolineando che li conoscevano dalla loro partecipazione ad eventi per la diritti e libertà del popolo turco e dei curdi.

Fonte: RES-MPE

Alberta Trevisan

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