Fabio Brini è un ex allenatore del Carpi. Ha collaborato in particolare con Cristiano Giuntoli durante la sua storica promozione dalla Serie C alla Serie B. Ha parlato durante un’intervista con Mirko Di Natale per parlare di più del nuovo direttore sportivo della Juventus.
L’arrivo di Cristiano Giuntoli è sempre più vicino:
” C’è ancora un po’ di tempo da aspettare ma ora non ci sono dubbi che arriverà alla Juve. Questo è molto positivo, perché c’è poca ricostruzione da fare. L’importante è che abbia la possibilità di lavorare in tranquillità. »
Devi lasciare che accada:
» Mi sembra che tu debba davvero lasciare il campo aperto per lui. È uno che ha alle spalle una struttura importante, ed è anche uno molto bravo a trovare giocatori che nessuno conosce. È un fenomeno. E succederà anche alla Juventus. »
Come descriverlo?
» Giuntoli è un manager di altissimo livello, lo ha dimostrato in tutti i settori in cui ha lavorato. L’ho visto in prima persona a Carpi, è una persona che ama il dialogo e il problem solving di gruppo. Se è disabile, me ne pentirò perché non può esprimere tutte le sue qualità. »
Dovrebbe esserci una buona sinergia con l’allenatore:
» È chiaro che c’è bisogno di sinergia con Allegri, da quanto ho letto il mister ha tanta voglia di ripartire, contando su giocatori pronti. Non voglio che questo crei problemi a Giuntoli, che invece vuole lavorare con un giocatore meno conosciuto ma altrettanto importante. Anche l’ambiente deve mostrare un po’ di pazienza, perché quando si costruisce qualcosa, i risultati non sono sempre immediati. »
Per lui è meglio scegliere una squadra in fase di ricostruzione come la Juventus, piuttosto che una squadra già formata?
» Per Cristiano sarà una grande sfida, c’è voglia di creare la propria creazione. Ha sempre avuto molto successo in tutti i club in cui è stato, quindi possiamo tranquillamente dire che è una scommessa sicura. La scelta della Juve è stata molto saggia, credo ci sia voglia di tornare ad essere la vecchia squadra. »
Qualche aggiornamento da parte sua?
» A dire il vero non lo avevo mai sentito nominare, ma si era appena conclusa una stagione vincente ma estenuante. Ho sempre pensato che, in queste circostanze, le persone dovrebbero essere lasciate in pace. È normale che si riposi. »
Comunicato via TuttoJuve.com.
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