L’economia italiana è cresciuta del 2,6% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, principalmente a causa della forte spesa per consumi, secondo il servizio statistico Istat, confermando le stime preliminari.
Su base annua, il PIL del terzo trimestre è stato leggermente rivisto al 3,9% dal 3,8% da una stima preliminare del 29 ottobre.
I dati sul PIL mostrano un’ampia crescita, con la spesa per consumi che contribuisce per l’1,7% alla crescita trimestrale complessiva e le esportazioni nette per lo 0,5%.
Per il futuro, il governo di Mario Draghi prevede ufficialmente una ripresa del PIL del 6% nel 2021 e del 4,7% nel 2022.
Il PIL del prossimo anno si riprenderebbe logicamente dalla contrazione record dell’8,9% nel 2020, quando l’economia è stata colpita dal blocco del coronavirus.
Gli ultimi dati sono stati più forti del previsto e Draghi e altri ministri hanno affermato che la crescita quest’anno supererà l’obiettivo ufficiale del 6%.
Tuttavia, le prospettive sono state oscurate dall’aumento dei casi di coronavirus e dall’emergere la scorsa settimana della variante Omicron, che secondo gli scienziati il vaccino potrebbe essere meno efficace.
La Banca d’Italia ha dichiarato la scorsa settimana di aspettarsi un proseguimento della crescita nel secondo trimestre di quest’anno, ma a un ritmo più lento rispetto ai due trimestri precedenti.
Nel terzo trimestre, la spesa per consumi è aumentata del 3% rispetto ai tre mesi precedenti, la spesa pubblica è aumentata dello 0,1% e gli investimenti dell’1,6%.
Le importazioni sono aumentate del 2,1% mentre le esportazioni sono aumentate del 3,4%.
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