Nel mezzo della pandemia di coronavirus, mentre il mondo combatte l’epidemia ripensando a stili di vita, folle, routine e lavori impegnativi, in Italia una regione offre una qualità di vita diversa e invita le persone a trasferirsi lì. Ma questa non è solo una buona propaganda: le autorità sono disposte a donare migliaia di dollari a chi decide di cambiare.
La Calabria, nel sud del Paese, prevede di offrire fino a 33.000 dollari per un massimo di tre anni persone che cercano di trasferirsi in una città di almeno 2.000 persone per aprire un’attività lì e aiutare a invertire anni di declino della popolazione.
Offerta? Posizione vicino al mare, alle pendici di una montagna o con entrambi i panorami ad Aieta, Bova, Caccuri, Albidona, Sant’Agata del Bianco, Santa Severina, San Donato di Ninea, Civita e Samo e Precacore.
Tuttavia, c’è del lavoro da fare. Secondo quanto pubblicato dalla catena CNNPer ottenere questi fondi, anche i nuovi residenti devono impegnarsi avviare una piccola impresa, da zero o accettando offerte preesistenti di professionisti.
Ci sono più condizioni. I candidati devono avere massimo 40 anni e preparati a trasferirti entro 90 giorni dalla tua richiesta. La speranza della zona è quella di incoraggiare le persone a spostarsi I giovani proattivi e i millennial sono desiderosi di lavorare.
In questo caso, Gianluca Gallo, consigliere regionale, fa notare che la rendita mensile di un nuovo vicino di casa potrebbe oscillare tra gli 800 ei 1.000 euro in due o tre anni. Possono anche ricevere una sovvenzione una tantum per sostenere l’avvio di una nuova attività, come un ristorante, un bar, una fattoria o un negozio.
“Abbiamo affinato i dettagli tecnici, l’importo mensile esatto e la durata dei fondi, e se includessimo anche città leggermente più grandi, con un massimo di 3.000 residenti”, ha aggiunto Gallo, che ha aggiunto: “Finora abbiamo un grande interesse dal villaggio e si spera che se questo primo piano avrà successo, è probabile che ne seguiranno altri negli anni a venire”.
Dopo il progetto vendo casa ad un euro in Basilicata, che non è andata come previsto, Gianpietro Coppola, sindaco di Altomonte, comune della regione, ha dichiarato: “Vogliamo che questo sia un esperimento di inclusione sociale. Attrae le persone a vivere nella zona, a godersi i dintorni, a riparare luoghi inutilizzati della città, come sale conferenze e monasteri con Internet ad alta velocità. Turismo e casa da un euro non sono il modo migliore per rinnovare il sud Italia”.
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