Marina Berlusconi, la figlia maggiore di Silvio Berlusconi, ha criticato il piano di Giorgia Meloni di tassare i profitti bancari definendolo “sedizioso”, in quella che è stata la prima critica pubblica dell’imprenditore privato al primo ministro italiano.
La tassa “rischia di rendere l’Italia meno attraente per gli investitori stranieri”, ha detto Marina Berlusconi, a capo dell’azienda di famiglia Fininvest. “Spero che il parlamento la modifichi in modo più equilibrato”.
Le osservazioni, fatte a margine di un evento a Roma, hanno sottolineato le crescenti preoccupazioni della comunità imprenditoriale italiana mentre il governo guidato dalla Meloni prende scelte impopolari, tra cui la tassazione dei profitti aggiuntivi delle banche a causa dell’aumento dei tassi di interesse.
Fininvest detiene una partecipazione di minoranza nella società di servizi finanziari Banca Mediolanum, che sarà interessata dalla tassa, annunciata a sorpresa dal governo italiano in agosto.
Marina e suo fratello Pier Silvio hanno ufficialmente rilevato l’impero economico da 7 miliardi di euro fondato dall’ex primo ministro Berlusconi all’inizio di questo mese, ma finora sono rimasti fuori dal coinvolgimento politico del padre.
Ma Forza Italia, il partito di centrodestra fondato da Berlusconi e socio minore nel governo di destra, è stata la voce più critica nella coalizione di Meloni sui suoi piani di tassare i profitti bancari.
“Forza Italia presumibilmente non era a conoscenza dei piani per tassare le banche e ha avanzato diverse proposte per ridurre il peso di questa nuova tassa durante il processo parlamentare per formalizzare la decisione”, ha detto venerdì scorso il vice primo ministro italiano. Antonio Tajani, che ha sostituito Berlusconi alla presidenza il timone del partito.
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