L’Italia si prepara ad affrontare la diffusione della febbre dengue. Il Brasile riporta un numero record di casi e vaccinazioni gratuite

Secondo l’appello del Ministero, le regioni italiane intensificheranno il monitoraggio, attueranno misure di decontaminazione e formeranno più operatori sanitari. Sono previsti anche esami per la donazione del sangue.

Il virus della febbre dengue viene trasmesso dalle zanzare tropicali (chiamate anche zanzare egiziane). Questa malattia si manifesta con febbre alta, dolori articolari e nausea. Questa forma di sanguinamento può essere fatale.

Secondo il governo italiano è importante anche informare l’opinione pubblica su questa malattia, che si manifesta soprattutto nelle zone tropicali e subtropicali. Tuttavia, il riscaldamento globale crea anche condizioni favorevoli alla proliferazione di specie di zanzare invasive che possono trasmettere il virus della febbre dengue.

Il mese scorso, il Ministero della Salute italiano ha ordinato maggiori controlli nei porti e negli aeroporti a causa della febbre dengue, nei paesi in cui i casi della malattia sono in aumento. Oltre alle ispezioni, il ministero ha chiesto che venga prestata maggiore attenzione alla pulizia di aerei e navi che potrebbero essere contaminati da zanzare o larve di insetti.

Il mese scorso l’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS) ha lanciato un avvertimento sull’elevata incidenza della febbre dengue in America Latina. Pertanto, il Brasile ha iniziato a offrire la vaccinazione gratuita contro questa malattia a febbraio.

I media brasiliani hanno riferito oggi che il numero di casi di febbre dengue in Brasile quest’anno ha superato i due milioni, il numero più alto dal 2000. Tuttavia, i dati del Ministero della Salute includono casi confermati e casi probabili. Quest’anno in Brasile almeno 682 persone sono morte di febbre dengue e si ritiene che altri 1.042 decessi siano stati causati dalla malattia.

Secondo i media locali, l’Argentina sta vivendo la peggiore epidemia di febbre dengue degli ultimi 15 anni. Dall’inizio dell’anno si sono verificati 103.000 casi di questa malattia, ovvero 11 volte di più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La situazione peggiore si è verificata nel nord del Paese.

Michela Eneide

"Pensatore. Appassionato di social media impenitente. Guru di viaggi per tutta la vita. Creatore orgoglioso."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *