Mascherine in tutta Italia Modal

Il governo di Mario Draghi ha scelto la strada dell’inasprimento graduale del coronavirus. Le mascherine sono obbligatorie ovunque, ma MMM è ancora pieno.

Da oggi le mascherine sono obbligatorie su tutte le strade e negli spazi aperti in genere. Allo stesso tempo, su autobus, metropolitane, teatri, cinema, stadi e musei, i cittadini d’ora in poi dovranno indossare mascherine protettive potenziate.

Presto, i loro prezzi potrebbero essere abbassati, con un’assistenza statale speciale, soprattutto per studenti, disoccupati e chiunque abbia un reddito basso. La stampa, ovviamente, ha sottolineato che in varie città le strutture di trasporto continuano ad essere congestionate e negli ultimi due anni non sono stati fatti passi sostanziali per rafforzarle.

“Il nuovo studio lo conferma ed è per questo che sottolineiamo l’importanza delle mascherine di base, soprattutto ora, con questa nuova variante più contagiosa”, ha affermato il ministro della Salute italiano Roberto Speranza.

Su vaccini e certificati

Contestualmente si è deciso di ridurre la durata della vaccinazione green clearing, da nove a sei mesi, e la possibilità di somministrare la terza dose del vaccino quattro mesi dopo la seconda.

Nonostante le diverse intenzioni iniziali, il governo Draghi ha deciso di vietare festival e discoteche all’aperto fino al 31 gennaio. Cioè, i programmi TV per il nuovo anno, in varie piazze, dovevano essere realizzati senza pubblico. I proprietari del club, che avevano venduto i biglietti per il capodanno, hanno protestato a gran voce e hanno dichiarato che sarebbero stati finanziariamente devastati. È possibile che venga approvato un nuovo e straordinario sostegno statale.

Infine, nei bar, ristoranti e palestre, ormai tutti entreranno solo con il certificato di vaccinazione. In altre parole, viene eliminata la possibilità che le persone non vaccinate consumino bevande e cibo “in piedi”.

E se queste misure non funzionano nel nuovo anno, il prossimo passo è un’estensione della vaccinazione obbligatoria, a partire dal più ampio settore pubblico.

Theodoros Andreadis Siggelakis, Roma

Fonte: onda tedesca

Michela Eneide

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