Miuccia Prada, Manuela Pavesi, Carla e Franca Sozzani… Le fashioniste di Milano

Miuccia Prada, alla sfilata del suo brand, nel gennaio 2020.

Tunica con collo alla coreana in raso spesso giallo; pantaloni a sigaretta dello stesso materiale utilizzati anche per realizzare delle altissime décolleté in un verde leggermente più acceso; una lunga collana così preziosa da poter essere finta, e un cerchietto come se fosse stato indossato di fretta per trattenere un po’ di capelli… L’aspetto strano, i colori troppo accesi e il volto unico della donna potrebbero confondere i non addetti ai lavori.

Ma hanno più di 51.000 follower Account Instagram di WhatMiucciasottotitolato “Cosa indossa Miuccia”, che descrive, post dopo post, gli outfit passati e presenti della stilista italiana Miuccia Prada, ereditiera, fondatrice, direttrice artistica e incarnazione dell’elegante casa italiana che porta il suo nome.

“Quando hai il potere non c’è bisogno di urlare” commentano i fan dell’account, quindi lo stilista, davanti a questo ensemble si presenta con una distanza che solitamente chiamiamo Miuccia o Madame Prada. Come diciamo solitamente Yves o Monsieur Saint Laurent. In effetti, non poteva avere una distanza maggiore di questaeh A maggio, è stato durante il tradizionale gala del MET Costume Institute a New York, dove celebrità di ogni calibro e personaggi della moda si sono precipitati in abiti casuali in bianco e nero per celebrare una mostra tributo a Karl Lagerfeld. Per Miuccia i colori sono il giallo e il verde. Ed è prendere o lasciare. Applichiamo un codice di abbigliamento a Madame Prada?

Ciò solleva interrogativi sul potere delle donne milanesi, nata Maria Bianchi Prada a Milano settantaquattro anni fa. Se giudichiamo dai risultati finanziari e dal numero di negozi, Prada Italia non rientra nella stessa categoria dei suoi concorrenti, le grandi case di Parigi. Se però ci limitiamo solo allo stile, è evidente quanta influenza abbia avuto Madame Prada, che insieme al marito Patrizio Bertelli, rilevò, nel 1978, l’azienda di pelletteria fondata dal nonno e situata nell’elegante Galleria Vittorio. . Emanuele II, nel centro di Milano, a due passi dal Duomo.

L’arte della miscelazione

Insieme tre anni fa allo stilista Raf Simons per immaginare insieme le collezioni uomo e donna di Prada, dal 1993 sviluppa un’altra linea, chiamata Miu Miu (soprannome che le è stato dato da bambina). Ma non ci sono dubbi: Prada è Prada. Significa lui. Nessuno meglio di lui incarna lo spirito di una casa che si è affermata come simbolo di una certa eleganza, ovvero lo stile del Nord Italia. Dai milanesi, del resto.

Ti resta il 78,83% di questo articolo da leggere. Il resto viene fornito ai clienti.

Riccarda Fallaci

"Imprenditore. Comunicatore pluripremiato. Scrittore. Specialista di social media. Appassionato praticante di zombie."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *