Perché il caffè nell’Europa meridionale costa più economico che nel nostro paese e perché non utilizzare la farina ceca? Un fornaio siciliano, che ha aperto una nuova attività a Praga, svela i segreti della cucina italiana

Giacomo, che differenza c’è tra un cornetto e un cornetto?

«Il cornetto non ha molti strati, non si sfalda perché all’impasto vengono aggiunte le uova e aromi naturali come l’arancia o la vaniglia. Il Cornetto è più liscio, morbido, perfettamente tenero e può essere preparato da solo o con ripieno di cioccolato, crema di pistacchio, marmellata di arance, ecc. Lo addenti, il gusto esplode, l’aroma ti sveglia, lo inghiotti e lo bevi con un espresso, e la giornata ti sembra subito più bella,” Giacomo descrive l’inizio della giornata per un italiano del sud.

Lui stesso proviene dalla città di Gela, sulla costa meridionale della Sicilia. Sì, è proprio quella la città dove sbarcarono le truppe inglesi e americane durante l’invasione della Sicilia il 9 luglio 1943.

“Si è detto quanto gli americani siano entusiasti della cucina siciliana e in particolare della pasticceria. Gela è una famosa cittadina dei panifici, con circa 70.000 abitanti, abbiamo un centinaio di panifici. Metà ufficiale e metà non ufficiale. Si tratta di panettieri che preparano le torte in casa e poi spediscono il pane ai clienti. Anche questo è un ricordo della mia infanzia. Al terzo piano abita una nonna che con una corda cala i cestini delle banconote e va a prendere il pane fresco», racconta Giacomo, fornaio quarantenne, arrivato a Praga tredici anni fa. Sotto la guida di un altro fornaio siciliano, Piero Barone (detto maestro Grande Piero), ha lavorato presso The Italians (ex Wine Food) a Smíchov, Praga.

Michela Eneide

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