Processo: si conoscono maggiori dettagli sull’incidente mortale del motoscafo sul Lago di Garda



Esperti forensi esaminano i danni alle navi nel porto di Salo. – Foto: Gabriele Strada / AP / dpa

Nel processo a due turisti bavaresi, giovedì sono emersi ulteriori dettagli sull’incidente mortale sul Lago di Garda.

I due monacensi sono accusati di aver urtato una barca di legno con il loro motoscafo la notte del 19 giugno, uccidendo una coppia italiana.

Un esperto della polizia ha riferito in udienza giovedì a Brescia di varie fibre trovate nello scafo della nave tedesca. Questi, secondo le indagini, combaciano con il tessuto del costume da bagno di Umberto Garzarella e con gli abiti di Greta Nedrotti.

Questo fa pensare che l’Italia sia stata colpita direttamente da un motoscafo tedesco nella collisione. Secondo le conoscenze pregresse, Garzarella morì sul colpo; il suo amico Nedrotti cadde dalla barca e annegò.

Ubriaco e viaggia troppo veloce

Il presunto conducente del motoscafo, agli arresti domiciliari in Italia, rischia fino a cinque anni di carcere. Come il primo giorno del processo, era presente in aula, ma non ha rilasciato dichiarazioni proprie. Il suo amico, proprietario della nave di lusso, era rappresentato da un avvocato.

Secondo l’accusa, i due erano ubriachi e troppo veloci sul lago. Testimoni hanno testimoniato di aver visto tedeschi nei bar e nei ristoranti il ​​pomeriggio e la sera prima dell’incidente, consumare grandi quantità di alcol e apparire sempre più ubriachi.

Un ufficiale di polizia ha riferito la mattina dopo l’incidente quando ha visitato due uomini nella loro stanza d’albergo. Notò il forte odore di alcol nella stanza. – papà

Aroldo Giovinco

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