Quale auto elettrica si ricarica di più in mezz’ora?

Di solito nelle auto elettriche parlare di totale autonomia chi approva con ricariche complete. Questo è il numero più importante, in quanto è il totale dei chilometri che puoi percorrere prima di doverti fermare. Tuttavia, ci sono altri dati che potrebbero effettivamente essere rilevanti. Durante un lungo viaggio, potrebbe essere più interessante sapere di cosa si tratta le auto elettriche che fanno più chilometri si caricano in appena mezz’ora. Il trasporto di uno di questi può ridurre i tempi di attesa e semplificare la pianificazione del percorso.

In un recente studio, condotto da OCU, si è parlato di possibilità ridurre i tempi di viaggio fermati per 30 minuti di ricarica rapida invece di fermarti per un tempo più lungo. Anche se per questo è necessario disporre anche di un’auto efficiente, sia per percorrere tanti chilometri con un carico ridotto, sia per ricaricarsi al massimo in poco tempo. Per questo devi fattore in considerazione come la potenza massima di ricarica, anche il caricabatterie da ricaricare e, logicamente, il consumo elettrico dell’auto.

Secondo i calcoli eseguiti dall’OCU, Hyundai ionico 6 È lui che esce meglio in questo. La berlina coreana, che fin dall’inizio ha attirato l’attenzione per design e tecnologia, è in ascesa 440 chilometri di autonomia ricaricando mezz’ora. Questo perché è uno dei pochi che attualmente accetta fino a 350 kW di ricarica continua e dispone di una batteria da 77 kWh. Anche se il più importante è la riduzione del consumo di elettricità che è approvata per l’efficienza e l’aerodinamica favorevole.

Infatti, nella seconda posizione dello studio c’è Ioniq 5 che offre 370 chilometri di autonomia con una carica di 30 minuti a causa della minore efficienza, sebbene abbia anche un’architettura a 800 volt. Al terzo posto la Mercedes EQS, che raggiunge la versione 450+ 365 chilometri con quel tempo di ricarica, anche se a 350 (capacità inferiore) rimane a 354 chilometri. La verità è che sempre più auto stanno raggiungendo un’autonomia di oltre 300 chilometri con la ricarica rapida, cosa che facilita gli spostamenti delle persone, il problema è un altro.

In Spagna continuiamo a vedere a infrastrutture inadeguate nella maggior parte delle aree. I facchini sono sempre più presenti sulle strade principali, ma la crescita è lenta e ci sono ancora aree fortemente disabitate. Il nostro Paese è ancora indietro rispetto all’Europa in questo senso e organizzazioni e produttori chiedono a aggiornamento della rete di ricaricascommetti sul veloce sulle autostrade e sulle doppie autostrade, così come sul lento (e conveniente) nelle aree urbane.

Fontana d’acqua: OCU

Emiliano Brichese

"Esploratore. Pensatore. Evangelista di viaggi freelance. Creatore amichevole. Comunicatore. Giocatore."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *