Queste tre destinazioni sono ancora quasi segrete e lontane dalla folla in Italia

Quando si parla di Italia si pensa subito a Napoli, Firenze, Venezia o Roma. Tutti hanno una magia inestimabile. Tuttavia, in alta stagione, questa zona si trasforma spesso in una zona vietata per coloro la cui paura più grande è incontrare un turista belga con una guida Routard ferma al tavolo del ristorante proprio accanto a loro. Abbiamo scoperto tre angoli d’Italia per chi ama fare il turista, ma non come tutti gli altri.

Perché è vietato fermarsi a passeggiare in questo famoso borgo italiano?

1. Abruzzo, per i backpackers

Al confine tra Abruzzo, Marche e Lazio si trova un altopiano desertico chiamato Campo Imperatore. Situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, è soprannominato il “piccolo Tibet italiano” per il suo aspetto di altipiani desertici battuti dal vento. Uno scenario degno di un film hollywoodiano dove potrete incontrare cervi, aquile reali, lupi e perfino orsi bruni. Per gli amanti della natura ci sono anche bellissime e rare varietà di orchidee. Qui si susseguono scorci naturali mozzafiato. Le persone vengono qui per il trekking, l’escursionismo, la mountain bike, l’avventura o il canyoning. Naturalmente, con 149.000 ettari di territorio protetto, c’è molto da vedere e, soprattutto, prendetevi il vostro tempo…

2. Delta del Po, per travestimento

Questo è uno dei luoghi più segreti e segreti d’Italia. Questa riserva naturale, situata al confine tra Veneto ed Emilia-Romagna, possiede una ricca biosfera che le è valsa lo status di Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Ma non è tutto. Beneficia anche di una ricca cultura che lo rende uno dei luoghi più interessanti di La Botte. Abbiamo iniziato il viaggio da Ravenna, famosa per i suoi mosaici bizantini realizzati tra il V e l’VIII secolo e molto ben conservati. Visita il Mausoleo di Galla Placidia vicino alla Basilica di San Vitale per ammirare il più antico.

Abbiamo poi superato il piccolo villaggio di pescatori di Comacchio, chiamato anche “Piccola Venezia” per via dei suoi canali fiancheggiati da case di pescatori dalle facciate colorate. Comacchio si trova anche alle porte delle lagune e delle saline dove si possono osservare numerosi uccelli, tra cui i maestosi fenicotteri rosa che lì cacciano i gamberi. Siamo finiti a Ferrara, tappa obbligata dell’Emilia-Romagna, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per il suo centro medievale e i palazzi dall’architettura rinascimentale.

3. Isole Egadi, per interpretare Robinson

Di fronte a Trapani, a ovest della Sicilia, troviamo le Isole Egadi. Ce ne sono tre, e faremo attenzione ad evitare la prima, molto frequentata d’estate: Favignana. Noi abbiamo preferito Levanzo, paesino isolano raggiungibile in aliscafo dal porto di Trapani. Lì, una trentina di case bianche, incastonate tra una baia dall’acqua turchese e una montagna, appaiono davanti ai vostri occhi. Qui la dolcezza della vita e la semplicità sono le parole d’ordine. Abbiamo esplorato gli angoli e le fessure dell’isola, ammirando i fiori di campo, i cespugli mediterranei, le lucertole e le aquile di mare.

La terza isola, Marettimo, è anche l’isola più lontana. Alcuni parlano del dolce mix delle Cicladi e del Nord Africa. Abbiamo visitato micro villaggi annidati tra aspre colline e ci siamo goduti la tranquillità. All’angolo di un vicolo ci siamo fermati ad assaggiare una tipica zuppa di aragosta con cannella e mandorle tritate. Non è bella la vita?

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Riccarda Fallaci

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