Silvio Berlusconi (1936-2023): L’eredità politica di Cavaliere

Cantante di navi da crociera, magnate dei media, l’uomo più ricco d’Italia e il leader più longevo del dopoguerra: una delle figure politiche più controverse del mondo con una carriera politica decennale segnata da innumerevoli scandali sessuali e corruzione.

QUELLO Silvio Berlusconi era molte cose allo stesso tempo, ma rimase sempre una personalità appassionata, tormentata e straordinaria. Ha diviso la società italiana come nessun altro, è stato adorato e odiato allo stesso tempo, e ha lasciato un’eredità che ancora oggi continua a influenzare la politica mondiale più di quanto gli venga riconosciuto.

Molto prima che il Sig Donald Trump Berlusconi interpreta un uomo d’affari eccentrico e anti-establishment. È stato Berlusconi a usare il potere dei media per posizionarsi come avversario di un’élite politica in declino e screditata. È altrettanto, se non di più, narcisista e sessista dell’ex presidente degli Stati Uniti, ha lo stesso debole per i lettini abbronzanti intensi ed è anche incline a ritrarre se stesso come una vittima. Infatti, una volta affermò di essere “la persona più braccata nella storia del mondo e dell’umanità”.

Silvio Berlusconi è stato molte cose contemporaneamente, ma è sempre rimasto una personalità appassionata, tormentata e straordinaria.

È stato il primo politico a interpretare contemporaneamente il ruolo di comico divertente e di scatenato presentatore di feste, molti anni prima degli inglesi Boris Johnson tentare di mescolare la politica con l’umorismo o diventare vittime degli scandali dei partiti a Downing Street. Ed è anche il “padre politico” di una serie di dirigenti che svolgono un ruolo di primo piano nella destra italiana, tra cui l’attuale primo ministro italiano. Georgia Melonial quale assegnò il “Ministero della Gioventù” durante il suo quarto regno, quando lui stesso aveva solo trentun anni.

Silvio Berlusconi sulla spiaggia con Fedele Confalonieri ad Hammamet, Tunisia, nell’agosto 1984. Foto: Getty Images/ Ideal Images

Nel suo lungo e tumultuoso cammino sulla scena politica italiana, il sovversivo e imprevedibile Berlusconi si è guadagnato molti soprannomi, a volte beffardi e a volte lusinghieri. Colui che lo ha accompagnato fino alla fine lo è stato “Capo”vale a dire “Cavaliere”, perché negli anni ’70 ottenne il corrispondente titolo onorifico dalla presidenza italiana per la sua attività imprenditoriale.

I suoi ammiratori amavano chiamarlo “Cavaliere” per il suo stile audace e sfrontato, i suoi critici insistevano nel chiamarlo per ironia, perché coinvolto in una danza infinita di scandalo e corruzione. Alla fine, le sue caratteristiche particolari e la persistente presenza in politica hanno dimostrato la verità per entrambe le parti. Silvio Berlusconi è stato infatti un pioniere del “populismo appassionato e cavalleresco”: con il potere e l’influenza che ha acquisito e la retorica antisistemica e la meschinità dei suoi avversari, è ancora un modello per molti. populista ambizioso.

A partire dai venditori ambulanti fino agli imprenditori indipendenti

Ciò che è senza dubbio una caratteristica intrinseca della sua vita tumultuosa così come della leggenda che lo circonda è il fatto che fosse una sua stessa creazione. Nato il 29 settembre 1936, primo di tre figli in una famiglia della borghesia milanese, Silvio Berlusconi si trasferisce nella campagna italiana allo scoppio della seconda guerra mondiale, dove vive con la madre. Questo giovane bello, gentile e carismatico si guadagnava da vivere inizialmente come venditore ambulante di aspirapolvere e poi come artista occasionale in discoteche e navi da crociera, insieme al suo migliore amico. Fedele Confalonieriche resterà fino alla fine uno dei suoi più fedeli collaboratori.

Il suo primo successo immobiliare non tardò ad arrivare; Questo successo cominciò a manifestarsi all’inizio degli anni ’70 con la costruzione della magnifica Milano 2.

Dopo la laurea presso la Facoltà di Giurisprudenza nel 1961, all’età di 25 anni inizia una carriera di grande successo nel settore edile nell’area milanese.

Alberta Trevisan

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