Dopo due mesi di gare, la Coppa del Mondo si è conclusa sabato con l’incoronazione del quarto posto del Sudafrica.
Sipario ai Mondiali di rugby. La vittoria del Sud Africa contro la Nuova Zelanda (12-11), sabato 28 ottobre, ha messo fine a due mesi di competizioni ai massimi livelli in terra francese. Dalle sorprese alle grandi storie, passando per le delusioni, franceinfo: lo sport guarda alle squadre coinvolte.
I campioni: il Sudafrica nella storia
Sono chiaramente i re del mondo del rugby. Incoronati campioni del mondo dominando i Blacks in finale, gli Springboks hanno guidato la carica per difendere il titolo vinto nel 2019 fino alla fine e hanno scritto la storia della palla ovale diventando la prima squadra a vincere quattro trofei Webb Ellis. Un’incoronazione meritata dopo una gara quasi perfetta (una sola sconfitta nel girone), caratterizzata da dominio fisico, grande intelligenza tattica e resistenza a qualsiasi prova.
La sorpresa: la Nuova Zelanda ha ripreso i suoi colori, l’Inghilterra è salita sul podio
Gli All Blacks lasceranno la Francia con rimpianti, ma il loro Mondiale è stato comunque un successo. Usciti da un anno e mezzo di dubbi, hanno riscoperto la loro identità e il gioco emozionante che li ha caratterizzati per tanto tempo. Brillanti in attacco, supportati da un solido attaccante e da tre quarti (Jordan, Telea…), sono fiduciosi di poter abbattere gli Springboks in finale anche con un uomo in meno.
XV de la Rose ha ottenuto un podio inaspettato e promettente. Arrivata con poche certezze, battuta dalle Fiji nell’ultima partita di preparazione, l’Inghilterra è salita silenziosamente sul podio. Qualificandosi silenziosamente per il primo posto nel girone D, davanti alle squadre argentina e giapponese, si sono spostati in una sezione più favorevole della classifica e sono saliti tra i primi quattro. Sono arrivati addirittura a un passo dalla finale dopo aver lasciato in dubbio la squadra sudafricana, allora futura campionessa del mondo.
Delusione: disastro Australia, manca l’Italia
L’Australia non ha mai vissuto una Coppa del mondo di rugby così difficile come questa. Persa in campo e scossa da malumori interni (voci di una partenza precipitosa di Eddie Jones…), la selezione australiana ha subito un forte downgrade. Sconfitti dalle Fiji, umiliati dai gallesi, impiccati dal Portogallo, i Wallabies non erano nel girone C. Per la prima volta nella loro storia, non arrivarono nemmeno alla fase finale.
L’Italia non ha la stessa aura dell’Australia, ma il suo Mondiale può anche trasmettere un senso di delusione. Nonostante la Nazionale sembrasse in progresso, spinta da una generazione promettente, non riuscì a competere nel girone A. Nonostante avesse iniziato bene il torneo contro due squadre più deboli (Uruguay e Namibia), il torneo fece esplodere contro i Blues e i Blacks. (22 tentativi e 156 punti subiti) e si è fermato nel girone quando il destino era nelle sue mani per raggiungere la fase finale.
Frustrazione: Francia e Irlanda, così vicine eppure così lontane
Due paesi e due presenze sono difficili da classificare. Non si può dire che Francia e Irlanda abbiano deluso, anche se avevano aspettative più alte. lCiò è dovuto a un controverso sorteggio che ha contrapposto le due migliori nazioni d’Europa in vista della Coppa del Mondo contro le due migliori nazioni dell’emisfero meridionale (Sudafrica e Nuova Zelanda). Autore di una fase a gironi impressionante, nella quale sono rimaste imbattute, Francia e Irlanda sono state eliminate ai quarti di finale, dopo due partite di alto profilo, e per meno di cinque punti.
La bella storia: il Portogallo ha vinto, l’Uruguay è arrabbiato
Chi avrebbe mai pensato che i portoghesi sarebbero stati accolti come eroi all’aeroporto al loro ritorno dalla Francia? Imperterriti dal loro status di ragazzi di punta, gli uomini di Patrice Lagisquet hanno suscitato entusiasmo durante tutta la fase a gironi. Supportati a gran voce nello stadio, i Lobos hanno resistito in Georgia, hanno combattuto coraggiosamente contro l’Australia e alla fine hanno ottenuto la loro prima vittoria della Coppa del Mondo, nell’ultima giornata dell’ultimo minuto, contro le Fiji (24-23).
Anche gli uruguaiani hanno mostrato cuore e sono rimasti impressionati. I tifosi francesi non dimenticheranno presto l’ira di Teros, freddo nei confronti dei Blues nella seconda partita del girone, e che da tempo causa problemi alla squadra di Fabien Galthié. Anche l’Uruguay ha scosso l’Italia, che era in vantaggio all’intervallo, e ha resistito contro la Namibia. Dopo la fase a gironi, vogliamo solo vederli prosperare ai massimi livelli.
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