Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, nell’intervista odierna al quotidiano Il Corriere della Sera, ha fatto riferimento alla gestione dell’immigrazione e dei rifugiati e ai recenti sviluppi di rilievo.
“Riguardo all’immigrazione, solleviamo una questione politica, non vogliamo provocare un conflitto verbale. Da parte francese c’è una reazione sproporzionata, anche per questioni di politica interna”, ha sottolineato il capo della diplomazia italiana. “Vogliamo un’azione europea più forte, perché settemila chilometri di costa italiana sono il confine dell’Europa meridionale. E Manfred Weber, presidente del PPE, ci ha dato ragione”, ha aggiunto.
Il ministro degli Esteri italiano ha affermato che “l’Europa deve preparare un piano” e che “occorre una decisione sul reinsediamento”. “L’immigrazione va avanti da molto tempo e deve essere risolta. Vorrei chiedere cosa dice l’accordo che i porti italiani sono dove tutti gli immigrati devono sbarcare. Non mi è venuto in mente”, ha detto Tajani.
Il governo italiano riteneva che il “vero Piano Marshall europeo per l’Africa” dovesse essere approvato e, al tempo stesso, “quando le navi dei mercanti di schiavi sarebbero state sequestrate, i loro motori dovrebbero essere distrutti”.
Riguardo all’atteggiamento degli altri Paesi, il ministro degli Esteri italiano ha aggiunto:
“Siamo tutt’altro che isolati. Germania e Lussemburgo rispetteranno l’accordo, come noi. E sono anche solidali con Grecia, Malta, Cipro, che hanno firmato una dichiarazione congiunta dei ministri dell’Interno con l’Italia, perché hanno lo stesso problema. “.
Riferendosi ai forti dissidi con la Francia, il politico italiano si è chiesto: “come si può dire che l’Italia – Paese che dall’inizio dei tempi ha accolto novantamila immigrati – non sia trattata con umanità?”.
«Nel caso della Turchia si è trovata una soluzione, ora troviamo una soluzione anche per l’Italia», ha detto al Corriere della Sera Antonio Tajani, concludendo: «Il principio che le Ong fanno accordi e portano a bordo i migranti non può essere applicato. Non lo dice il governo italiano, ma un rapporto dell’agenzia europea Frontex, in cui si affermava che le ONG facevano promesse con i mercanti di schiavi in mezzo al Mediterraneo, non salvavano le persone arenate, le facevano salire a bordo ed è arrivato fino a noi, con uno scopo che non riusciamo a capire. non c’è destra, centro o sinistra, ci sono regole da rispettare. Vogliamo più Europa, chiediamo alla Commissione Europea di redigere un codice di condotta per ONG”.
Fonte: AMPE
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