Trattato di Meloni e Rama per l’insediamento degli immigrati provenienti dall’Italia in Albania

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 12:18

La firma ieri a Roma da parte dei primi ministri Meloni e Rama dell’accordo che prevede la costruzione di campi in Albania per gli immigrati africani in arrivo in Italia ha provocato una forte reazione in Albania.

L’accordo, secondo quanto riportato dai media albanesi, prevede che due grandi campi con una capacità totale di 36.000 persone nelle città costiere nordoccidentali dell’Albania, Lezia e Sengini, diventino operativi entro la prossima primavera.

Come affermato dal Primo Ministro italiano, i campi saranno sotto la giurisdizione e l’amministrazione italiana e ci sarà un’ulteriore registrazione e gestione degli immigrati.

Il primo ministro albanese Edi Rama ha giustificato la firma dell’accordo come un adempimento del debito dell’Albania nei confronti dell’Italia, che ha accolto migliaia di immigrati albanesi nell’esodo di massa degli albanesi dopo la caduta del regime comunista nel 1991.

La firma dell’accordo è stata riportata dai media italiani e ha scatenato una forte reazione in Albania, con l’opposizione che ha chiesto un briefing immediato al Parlamento da parte del primo ministro Edi Rama. L’accordo domina da ieri il dibattito pubblico e i mass media albanesi hanno registrato forti reazioni negative e proteste.

“Si tratta di un accordo basato su un forte spirito europeo”, ha affermato Georgia Meloni

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero, ha fatto riferimento alla firma di un protocollo con il suo omologo albanese, Edi Rama, in base al quale verrebbero istituiti in Albania due centri di residenza chiusi per immigrati clandestini, con relativi costi e gestione. Italia.

“Si tratta di un accordo che rafforza il partenariato strategico con l’Albania e fissa tre obiettivi: la lotta alla tratta di esseri umani, la prevenzione dei flussi migratori irregolari e la possibilità di accogliere, in Europa, solo i veri titolari di protezione internazionale”, si legge nell’accordo. ha sottolineato il Primo Ministro italiano. La Meloni ha inoltre spiegato che questo accordo si applica solo ai migranti soccorsi in mare e che saranno istituiti due centri nel nord dell’Albania, precisamente a Shengjin e Gjader.

“Abbiamo informato la Commissione europea senza problemi. Penso, al contrario, che il protocollo speciale possa trasformarsi in un modello di cooperazione tra paesi dell’UE e paesi terzi, in termini di gestione dei flussi migratori. preoccupati”, ha aggiunto il primo ministro italiano.

Secondo Meloni “si tratta di un accordo improntato ad un forte spirito europeo” mentre il primo ministro ritiene “importante sottolineare che, pur non essendo Tirana ancora membro dell’Ue, si comporta come se fosse membro dell’Unione europea”. Unione.” stare nell’Unione Europea, con opzioni pienamente in linea con i principi di solidarietà e cooperazione su cui si fonda la famiglia europea”.

Infine, il capo del governo italiano ha dichiarato al Messaggero che “si tratta di un accordo frutto di una concertazione con il primo ministro albanese Rama. Ciò significa che l’immigrazione irregolare di massa è un fenomeno che gli Stati membri dell’Ue non possono affrontare da soli e che la cooperazione con i Paesi esterni all’Ue si stanno rivelando particolarmente importanti”.

FONTE: AMPE

Alberta Trevisan

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