Tunisia: 4 tunisini arrestati per aver derubato i migranti in mare

La polizia tunisina ha arrestato quattro tunisini, tra cui un pescatore, sospettati di pirateria marittima per aver confiscato macchinari e denaro da una barca che trasportava migranti tunisini diretti in Italia, ha appreso giovedì l’AFP da una fonte giudiziaria.

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“Sabato scorso, quattro persone sono state arrestate dalla Guardia Nazionale a Téboulba, vicino a Monastir (est)” dopo che una delle vittime ha pubblicato un video sulla rete TikTok in cui si vedeva un pirata rubare una macchina, ha detto Farid Ben Jha, portavoce della magistratura di Monastir. .

Nella sua abitazione sono stati sequestrati un gommone, una moto e una somma di denaro non specificata, ha aggiunto Ben Jha. Sono accusati di “associazione per delinquere finalizzata ad attaccare persone e proprietà”, ha affermato.

Una recente indagine giudiziaria in Italia ha dimostrato, secondo l’agenzia italiana Ansa, che i pescatori tunisini si erano dedicati alla pirateria, che si è rivelata più redditizia, saccheggiando le numerose navi che spesso lasciavano le coste tunisine.

Sei “pescatori pirata” tunisini, di età compresa tra 30 e 52 anni, sono stati arrestati a metà agosto su istruzione della procura di Agrigento per aver attaccato un’imbarcazione con a bordo 49 migranti di origine sconosciuta, secondo l’Ansa.

I “pescatori” partiti da Monastir sono stati accusati di aver rubato il motore della barca e di aver costretto i migranti a consegnare loro i loro soldi.

A fine luglio, lo stesso tribunale aveva aperto un’altra indagine, secondo l’Ansa, contro quattro tunisini arrestati per aver costretto i migranti a consegnare cellulari e denaro in cambio di un rimorchio verso l’isola siciliana di Lampedusa, dove arriva la maggior parte dei migranti. dalla Tunisia.

Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), dall’inizio di quest’anno sono sbarcati illegalmente in Italia quasi 113.000 migranti, due terzi dalla Tunisia e il resto dalla Libia.

Le partenze di migranti sub-sahariani sono aumentate dalla primavera e il sentimento xenofobo è aumentato dopo il discorso del presidente Kais Saied di febbraio che denunciava le “orde” di immigrati clandestini che, secondo lui, erano arrivati ​​in Tunisia per “cambiare la sua composizione demografica”.

Migliaia di tunisini sono fuggiti illegalmente dal Paese, impantanati in una grave crisi socioeconomica e politica da quando il presidente Saied ha preso il pieno potere nel luglio 2021.

Riccarda Fallaci

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