UBS è d’accordo con il sondaggio nelle sue note su Italiaelezioni e il giorno successivo per l’economiaprevalenza di “vedere”. giusta alleanza (Fratelli italiani, Lega e Forza) nel sondaggio del 25 settembre. Sebbene abbia chiarito che non poteva escludere la possibilità che nessuna delle due parti riuscisse ad assicurarsi seggi sufficienti per formare un governo di maggioranza, il che richiederebbe una più ampia coalizione di partiti.
Dopotutto, il programma pre-elettorale del partito, secondo lui UBS, non includere alcun punto preoccupante. Di fronte alla crisi energetica, tutte le parti hanno proposto misure per alleggerire l’onere per famiglie e imprese in un momento in cui l’inflazione ei prezzi dell’energia erano ai massimi livelli. Queste misure si riferiscono essenzialmente a una qualche forma di espansione fiscale, combinata con l’imposizione di massimali energetici a livello paneuropeo.
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Basso rischio finanziario
Tuttavia, il rischio di uno slittamento della politica fiscale è molto basso date le dichiarazioni dei leader politici, nonostante alcune ambiguità nel programma pre-elettorale. Inoltre, il fatto che ogni bilancio debba essere approvato da Bruxelles riduce anche il rischio.
Da notare che anche il governo precedentemente formato da Cinque Stelle e Lega è riuscito, nonostante i cambiamenti politici, a mantenere il deficit di bilancio ad un moderato 2%.
Quel che è certo è che il ritmo delle riforme e la capacità del Paese di far leva sui fondi del Fondo di sviluppo si rivelerà la chiave del progresso economico, così come il punto che i mercati avranno sotto il loro microscopio soprattutto nell’ambito del prossimo bilancio.
La responsabile delle Suore Italiane, Giorgia Meloni, è apparsa più volte rassicurante sul rispetto delle regole fiscali dell’Unione Europea. nonostante il leader leghista Matteo Salvini abbia sostenuto la riduzione delle tasse. Ma la questione dell’utilizzo dei recovery fund è il punto in cui l’alleanza di estrema destra ha preso una direzione diversa rispetto alle altre parti, con la chiara intenzione di rivedere e rinegoziare alcuni obiettivi.
BCE
Il livello di rischio delle obbligazioni italiane è più che raddoppiato rispetto ai minimi della pandemia, con lo spread sui rendimenti dei titoli tedeschi a 10 anni a 230 punti base. Tuttavia, sebbene sia improbabile che la BCE intervenga direttamente reagendo all’apertura degli spread, potrebbe intervenire per domare cambiamenti significativi negli strumenti del TPI, purché il paese rimanga allineato alla politica fiscale dell’UE.
Lo scenario di base di UBS prevede una moderata recessione in Europa e un ritorno alla stabilità politica in Italia dopo le elezioni. In questo caso lo spread varierà probabilmente tra 200 e 250 punti base. Tuttavia, in caso di una recessione più profonda in Europa, che comporterà una maggiore pressione fiscale, o in caso di instabilità politica in Italia, lo spread potrebbe superare i 300 punti base.
Parlamento diverso
Commentando la scena politica, UBS ha confermato con certezza che il prossimo parlamento italiano sarà molto diverso da quello attuale. Innanzitutto il numero dei parlamentari sarà inferiore, di un terzo, dopo le riforme del 2020. Ma anche a livello di equilibrio tra i partiti.
I Pentaster, che erano il partito più numeroso al ballottaggio nel 2018, sono ora “caduti” al quarto posto nei sondaggi, mentre anche all’interno dell’alleanza di estrema destra c’è uno spostamento del baricentro con i Fratelli d’Italia che si sono rafforzati contro il Lega Nord. I partiti di centro hanno unito le forze, creando un nuovo polo, mentre il Pd di centrosinistra ha meno alleati rispetto alle precedenti elezioni.
Nell’ultimo mese, nei sondaggi d’opinione, i Pentaster e la Fratellanza hanno aumentato le loro percentuali, a differenza di Lega e Pd che sono diminuite.
Un altro punto molto importante del voto di quest’anno è la “scomparsa” dell’euroscetticismo, in diretto contrasto con le elezioni precedenti. Questa tendenza riflette il cambiamento dell’umore pubblico, che ora è più caloroso a favore della costruzione europea e dell’integrazione europea.
Il 13 ottobre si riunirà per la prima volta il nuovo parlamento. In passato ci volevano da uno a tre mesi per formare un governo. L’attuale governo presenterà le nuove proiezioni di bilancio alla fine di settembre, ma il nuovo bilancio sarà presentato dal nuovo governo alla fine dell’anno.
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