Il governo Draghi approva la vaccinazione obbligatoria. Originariamente era destinato ai cittadini di età superiore ai sessant’anni, ma il limite di età fu infine ridotto a cinquanta. Le misure sono state adottate all’unanimità, seppur con difficili compromessi politici.
Vi sarà quindi l’obbligo di vaccinazione, per tutti i cittadini che abbiano superato i cinquant’anni. Per coloro che lavorano, questo sarà fatto sotto forma di un “pass super verde”, in modo che possano andare a lavorare. Per gli altri (disoccupati e pensionati) la vaccinazione va scelta direttamente.
Margine di rettifica fino al 15 febbraio
A causa dell’opposizione della Lega e di parte dei Cinque Stelle, però, questi estremisti prevedono alcuni asterischi. Chi non è vaccinato può recarsi in banche, poste e supermercati, ma solo se risulta negativo. Anche se il centrosinistra e Berlusconi Forza Italia vogliono imporre un “super lasciapassare” – e quindi vaccinazione – ad ogni attività commerciale e ufficio di servizio pubblico. Aumentano le controversie e i disaccordi all’interno del governo italiano. E un’altra polemica è attesa per l’erogazione di nuovi aiuti finanziari alle attività produttive colpite dalla crisi.
C’è un termine fino al 15 febbraio per adeguarsi a queste nuove misure. Fino ad allora, ovviamente, come sottolineano oggi molti esperti, l’ondata di infezione delle mutazioni micron potrebbe essere diminuita. Quindi queste nuove restrizioni potrebbero non avere un effetto immediato. Tuttavia, per quanto riguarda le multe, ci sono alcune domande: chi va a lavorare senza essere vaccinato dovrà pagare fino a 1.600 euro. I pensionati disoccupati e non vaccinati, invece, pagheranno solo 100 euro in un caso simile.
Il governo Draghi vuole lanciare un messaggio chiaro: per i 5,5 milioni di persone che non sono ancora entrate in un centro vaccinale, la vita di tutti i giorni è diventata molto più difficile. In questo modo, allo stesso tempo, è possibile aumentare immediatamente la frequenza alle dosi di richiamo del vaccino.
Theodoros Andreadis Siggelakis, Roma
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