Allerta tsunami nel sud Italia dopo un terremoto

Roma, 6 feb. (Prensa Latina) Il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) italiano ha emesso oggi un allarme tsunami per la costa sud del Paese, dopo che un terremoto di magnitudo 7,9 si è verificato con epicentro tra Turchia e Siria.

Secondo una nota pubblicata questo lunedì sul sito ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la notifica si è basata sui dati del Centro Allarme Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha valutato la possibilità di grandi corpi di acqua in movimento dopo il terremoto.

Ha sottolineato che c’è un pericolo reale per le persone vicino alla costa, soprattutto se si trovano in zone più basse o poco alte rispetto al livello del mare.

“Anche onde basse fino a 0,5 metri possono causare pericolosi allagamenti e correnti molto forti”, hanno sottolineato gli esperti del DPC, che hanno raccomandato “di stare alla larga dalle zone costiere, raggiungere le altezze più vicine e seguire le indicazioni delle autorità locali.

Luigi D’Angelo, direttore operativo dell’INGV, ha dichiarato nel diffondere un rapporto dell’agenzia che la scossa ha avuto un epicentro nella provincia turca di Gaziantep e un ipocentro a una profondità di circa 25 chilometri, e ha causato decine di morti, molti dei quali loro nella regione di confine siriana.

“Stiamo monitorando costantemente la situazione”, ha detto D’Angelo, spiegando alla luce di un possibile tsunami in Italia che l’onda d’urto potrebbe colpire le coste di Siracusa, Catania e Messina nelle prime ore del mattino.

L’onda potrebbe colpire anche le città di Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo, ha aggiunto l’esperto.

jf/ort

Emiliano Brichese

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