Bicicletta. La Flèche wallonne, il nuovo obiettivo di Pogacar

A 24 anni, Tadej Pogacar, irresistibile dall’inizio della stagione, continua a spingersi oltre i confini e spuntare, casella dopo casella, liste della spesa sempre più ampie. Prima di passare alla riconquista del Tour de France, aveva fissato un obiettivo primaverile per eguagliare la sua crescente abilità: vincere tre sezioni delle Ardenne, Amstel Gold Race, Flèche wallonne e Liegi-Bastogne-Liegi.

L’impresa è stata compiuta solo da due persone nell’intera storia del ciclismo, nel 2011 dal corridore belga Philippe Gilbert che, da poco in pensione, ora commenta le corse in moto. E nel 2004 dall’italiano Davide Rebellin che ha anche lui appeso la bicicletta lo scorso ottobre prima della sua tragica scomparsa, investito da un camion mentre pedalava in Italia.

Dire che il caso è sotto il controllo di Pogacar sarebbe un eufemismo, è ancora disgustato dalla gara di domenica contro il Limburgo olandese. Impotenti, i suoi avversari sono stati costretti a guardare lo smisurato sloveno Pantagruel far cadere mezza birra sul podio per celebrare la sua nuova figura ad alta quota, molto più avanti degli altri. “Ha fatto un festival”, ha detto Valentin Madouas.

Forse troveranno motivo di sperare nel fatto che Arrow non sia mai arrivato così lontano a Pogacar (12° nel 2022, 9° nel 2020, 53° nel 2019). Ma sembra un’anomalia perché la classica via belga, con le sue undici salite, tra cui il formidabile Mur de Huy (1,3 km con il 9,6%) da salire tre volte, ha tutto per accontentarla.

“La forma esiste”

“Questa è una gara difficile per me. Non ho mai avuto buoni risultati qui. Ma la forma è già buona, quindi deve essere cambiata”, ha detto. Tanto più che il principale domatore del muro di Huy negli ultimi anni non esisterà.

Il detentore del titolo, il belga Dylan Teuns, era malato e ha rinunciato martedì. Julian Alaphilippe, vincitore nel 2018, 2019 e 2021, ha un infortunio al ginocchio. E Alejandro Valverde, quattro successi di fila tra il 2014 e il 2017, si è ritirato. Per quanto riguarda gli altri avidi membri della confraternita, Van Aert, Van der Poel, Vingegaard e Roglic, saranno anch’essi assenti. Remco Evenepoel verrà a sfidare Pogacar solo domenica nella Liegi-Bastogne-Liegi per un duello tra prodigi che all’inizio farà sbavare.

Tuttavia, altri si sono detti pronti ad affrontare la sfida di mercoledì per l’87a edizione de La Flèche, come Tom Pidcock, David Gaudu, Enric Mas, Mikel Landa, Sergio Higuita, Daniel Martinez Warren Barguil o Romain Bardet.

Eppure la presenza di Pogacar tende ancora a smorzare un po’ gli animi e molti si lamentano sempre più di correre per il secondo posto mentre i giganti sloveni sono in giro.

Riccarda Fallaci

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