Giappone e Italia vogliono rafforzare i legami di sicurezza

Il Giappone e l’Italia hanno concordato martedì di voler avviare colloqui per rafforzare i legami di sicurezza dei due paesi.

L’idea di questi colloqui, che coinvolgerebbero i ministri degli Esteri e della Difesa dei due Paesi, è stata discussa durante il primo faccia a faccia tra il premier giapponese Fumio Kishida e l’omologo italiano Giorgia Meloni a Roma.

Il Giappone e l’Italia hanno fermamente respinto i tentativi di cambiare lo status quo

Kishida ha dichiarato in una conferenza stampa dopo il vertice che Tokyo e Roma hanno deciso di avviare incontri sulla sicurezza dopo i progressi nella cooperazione bilaterale in materia di sicurezza e difesa.

Kishida si riferiva ai piani di Giappone, Italia e Regno Unito, resi noti il ​​mese scorso, per sviluppare congiuntamente un nuovo jet da combattimento entro il 2035. Questo è il primo progetto di sviluppo della difesa del Giappone con paesi diversi dagli Stati Uniti.

Kishida e Meloni hanno anche concordato di rifiutare risolutamente i tentativi di cambiare unilateralmente lo status quo con la forza e il ricatto nucleare, ha detto Kishida riferendosi alle minacce della Russia di usare armi nucleari in una guerra con l’Ucraina.

I paesi del G-7 devono mostrare determinazione

I leader hanno riaffermato la necessità che il G-7 dimostri ferma determinazione a sostenere un ordine internazionale basato su regole, libero e aperto.

Giappone, Italia e altri paesi del G-7 hanno imposto sanzioni economiche alla Russia per l’invasione dell’Ucraina.

Il primo ministro giapponese è in viaggio di una settimana nelle nazioni del G7 in Europa e Nord America. Dopo le sue visite in Francia e in Italia, si recherà nel Regno Unito, in Canada e negli Stati Uniti per incontrare i capi di stato e di governo.

Emiliano Brichese

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