Glossa: Non dobbiamo essere apatici riguardo alla guerra

La guerra in Ucraina non è un film su Netflix, non può essere inserito nella casella “un giorno o l’altro dormiremo”.

La gente comune può sentirsi stanca o sfinita dalla guerra in Ucraina. Tuttavia, i principali politici, i singoli Stati e interi membri della comunità occidentale non possono nemmeno mostrare segni di raffreddamento.

Non c’è bisogno di spiegare che è una reazione naturale di un comune cittadino, dopo quasi due anni di sofferenza a causa della guerra in Ucraina, perdere la concentrazione, avvolgersi in uno strato più forte di isolamento, o magari fare qualche passo indietro per non impazzire. da tutto questo.

Non importa se non si presta attenzione ad ogni dettaglio della guerra, come due anni fa, o si chiudono per un attimo gli occhi davanti allo schermo televisivo per vedere tutti gli orrori che la Russia dimostra giorno dopo giorno che nulla è sacro per il mondo. Lui.

Non è un peccato informarsi sulla guerra solo a determinati intervalli per il bene della propria salute mentale. Soprattutto se un giorno assistessimo al terrorismo in Ucraina direttamente e subito dopo le brutali azioni in Medio Oriente.

Andiamo tutti avanti con le nostre vite, per quanto crudele possa sembrare. Non dobbiamo però dimenticare la cosa più importante, e cioè che la stanchezza, l’esaurimento o la frustrazione derivanti da eventi drammatici a livello mondiale non devono trasformarsi alla lunga in disinteresse, apatia o addirittura indifferenza.

Senza di essa saremo deboli e inutili. E questo vale doppio per coloro che concentrano un potere molto maggiore rispetto agli esseri umani comuni. I politici di alto livello, i singoli Stati, la comunità europea e tutti i Paesi occidentali non devono arrendersi.

Ma lo ha fatto, che lo volesse o no. Purtroppo, gli eventi delle ultime settimane e mesi mostrano che la comunità occidentale reagisce alla guerra che infuria sul territorio dell’Ucraina, più o meno nello stesso modo in cui gli utenti di social network come TikTok o Instagram reagiscono a cose poco interessanti. video. Lo ha visto, ma stava già guardando altrove.

Il sostegno pubblico all’armamento dell’Ucraina e la volontà di aiutare i rifugiati di guerra stanno diminuendo. I dati mostrano anche un calo del sostegno alle sanzioni anti-russe. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha addirittura affermato di vedere “un’enorme stanchezza da tutte le parti”. Secondo lui, rendendosi conto della minaccia a lungo termine della guerra, è giunto il momento in cui “tutti capiscono che abbiamo bisogno di una via d’uscita”.

Quanto più emerge la stanchezza del mondo occidentale per la guerra in Ucraina, tanto più vengono alla luce le debolezze del paese. Tuttavia, un conflitto che causa la morte di persone innocenti, compresi bambini, non può essere ignorato solo perché il conflitto ha una trama faticosa o perché sono ancora molte le ingiustizie che si verificano nel mondo e all’interno del Paese. La stanchezza non stanca, ora bisogna darsi da fare.

Michela Eneide

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