“In un ambiente digitale, è molto importante abilitare la deterrenza prima di lanciare una campagna”

Negli ultimi anni la digitalizzazione è diventata uno dei capisaldi della strategia aziendale. La democratizzazione determinata dall’ambiente digitale ha portato anche una maggiore domanda da parte dei consumatori, quindi le aziende devono essere agili ed efficienti per evidenziare il proprio marchio nel vasto mondo digitale.

Pertanto, disporre di strumenti che consentano di sapere se una strategia di marketing sta funzionando o meno nel canale online è uno degli aspetti chiave del successo. Spiega queste e altre domande Elisa Lupo, country manager per Spagna, Italia e Portogallo presso Integral Ad Science (IO COME).

Come sottolineano gli esperti, “in un ambiente digitale tutto è scalabile”. Quindi, ci sono strumenti che consentono, ad esempio, “make controllare dove vengono inseriti gli annunci in termini di contenuto, vale a dire la protezione del marchio. Puoi anche intraprendere azioni di targeting in modo che il contenuto dell’annuncio sia coerente con ciò che viene promosso”.

Distinguiti in un mare di marchi

Se c’è qualcosa che i consumatori ricevono ogni volta che usano Internet, è la pubblicità. I dati lo dimostrano ogni utente è interessato da almeno 6.000 annunci al giorno. Dato questo scenario, è importante sapere in che modo il messaggio di un marchio raggiunge i potenziali consumatori.

Con Tecnologia SAI Ad esempio, è possibile sapere se l’utente ha visto l’annuncio e se vi ha prestato attenzione. “Prima di tutto, possiamo misurare la visibilità, ovvero se il luogo è stato visto da potenziali clienti”, afferma Lupo. Inoltre “quanto tempo viene speso a guardarlo e la vista dell’utente è immediatamente focalizzata sull’annuncio”.

In secondo luogo, come spiega Lupo, “possiamo misurare la percentuale di spazio che gli annunci occupano sullo schermo e se esiste una densità di annunci rilevante”. E, in terzo luogo, “possiamo monitorare se i potenziali consumatori hanno interagito con il locale”. Allo stesso modo, la tecnologia aziendale rende possibile conoscere se gli annunci vengono consumati da utenti reali o bot o se l’ambiente in cui viene inserito l’annuncio è sicuro per il brand.

Tutti questi dati, secondo gli esperti, “sono importanti per i responsabili marketing per ottimizzare gli investimenti”. In tal caso, che differenza fa se investire o meno in questo tipo di tecnologia? Elisa Lupo è chiara: “Economico. L’utilizzo di questo strumento permette di ottimizzare al massimo l’investimento.”

proteggere la reputazione

Considerando il numero di aziende a cui i consumatori possono accedere nell’ambiente digitale, la reputazione del marchio gioca un ruolo importante. E la mancanza di una buona reputazione è praticamente identica alla sua assenza in un ambiente online.

Ma cosa succede quando c’è una crisi di reputazione online? “Sarà molto difficile reagire una volta che sarà successo”, ha detto Lupo. Per questo è così importante”abilitare la prevenzione prima di lanciare qualsiasi campagna“Per essere precisi, uno degli aspetti che i consumatori apprezzano sempre di più e che aggiunge molto valore alla reputazione di un brand è la sostenibilità. Un concetto che spesso entra in conflitto con il marketing digitale che richiede molta energia.

Tuttavia, i country manager IAS per Spagna, Italia e Portogallo hanno ricordato che “le impronte digitali possono essere misurate. La nostra tecnologia mostra quali formati di annunci o media consumano più energia, contribuendo a ottimizzarli”.

REALIZZATO DA ECOBAND

Questo contenuto è stato preparato da EcoBrands, unità di contenuti di marca di elEconomista.es per IAS.



Gerardo Consoli

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