La musica italiana tornerà su questo social network

Fonte: Agenzia EFE

Roma.- La musica italiana tornerà sui social network come Facebook e Instagram, almeno fino al prossimo ottobre, dopo l’accordo raggiunto tra il colosso tecnologico Meta e la Società degli autori ed editori italiani (SIAE).

“Una volta firmato l’accordo di transizione tra le parti, la musica protetta da SIAE sarà nuovamente ascoltata sulla piattaforma social Meta”, ha annunciato sabato l’organizzazione italiana, manifestando la sua “soddisfazione per questo risultato, cercato e raggiunto”.

La società di Mark Zuckerberg e la SIAE, che tutela i diritti d’autore della maggior parte dei 26.000 artisti italiani, hanno annunciato il 16 marzo che non ci sarà alcuna proroga dell’accordo in base al quale Facebook e Instagram offrono canzoni del Paese. Una decisione giudicata “unilaterale e incomprensibile” dalla SIAE, che è stata sollecitata dall’autore italiano a rinegoziare l’accordo per non perdere “visibilità”, cosa ormai ottenuta, anche se solo temporaneamente.

La SIAE “rimane impegnata a tutelare gli interessi dei propri associati e continua a lavorare instancabilmente per raggiungere accordi definitivi e duraturi basati su equità e trasparenza, come richiesto dalla Direttiva europea sul diritto d’autore”, si legge in una nota. E “hanno anche promesso di proseguire le trattative nel rispetto delle decisioni e delle misure cautelari emesse dall’Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati (AGCM)”

Meta, dal canto suo, continuerà a trattare «in buona fede nella speranza di raggiungere un accordo a lungo termine» e nel frattempo «verranno restituite sulla piattaforma le canzoni del repertorio Siae».

“Ciò consentirà agli utenti e ai creatori di accedere alla nostra vasta libreria musicale nel pieno rispetto dei diritti d’autore di artisti e compositori”, ha affermato la società americana, secondo i media locali.

Ora le due parti hanno cinque mesi per raggiungere un accordo come prima e consentire che la musica venga inclusa, ad esempio, nei “Reels” o nelle “Stories” di reti come Facebook e Instagram.

La decisione di Meta di bandire la maggior parte della musica italiana dal proprio catalogo Instagram e Facebook ha sollevato preoccupazioni tra artisti e produttori, i quali ritengono che “rappresenti un danno per l’intero settore” limitando l’accesso e la visibilità dei contenuti. .

Secondo il presidente dell’Associazione dei produttori indipendenti (PMI), Mario Limongelli, Meta “ha sfruttato la sua posizione dominante per cercare di imporre condizioni sfavorevoli e umilianti” ai creatori italiani, mentre per il più grande sindacato del Paese, la CGIL, la decisione ha rappresentato “un ricatto .”

FF

Gerardo Consoli

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