La sinistra italiana pensa più alla Meloni che al fuoco amico

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 20:25

Nel suo post su Meta, l’ex primo ministro e presidente di SYRIZA, Alexis Tsipras, ha fatto riferimento ai recenti incontri avuti in Italia con i leader dei partiti di sinistra e di centrosinistra.

Nel suo nuovo intervento, il presidente di SYRIZA, in contrasto con quello di ieri in cui aveva suonato il “campanello” sulla multisettorializzazione delle forze progressiste con attenzione all’interno (e sulla scissione di SYRIZA), ha scelto di fare riferimento a un nuovo intervento. ai suoi incontri con i vertici della Sinistra trascorsi non in “amicizia” ma nel confronto con la Meloni.

Più in dettaglio, il presidente di SYRIZA ha dichiarato:

“Ieri ho incontrato il presidente della Sinistra Italiana, Nicola Fratogiani e oggi il presidente del Partito Democratico, Elli Sline.

Entrambi i leader del partito emersero dalla storica trasformazione e scissione del PCI voluta da Enrico Berlinguer.

Nicola ed io ci conoscevamo dalle nostre comuni lotte nel movimento contro la globalizzazione neoliberista, dalle manifestazioni di Genova e poi al Forum Sociale Europeo di Firenze, quando stava prendendo forma una nuova identità plurale per la sinistra europea.

Ho incontrato Elli oggi. Una giovane donna dinamica, che rappresenta una generazione più giovane il cui rapporto con la politica è principalmente attraverso il movimento per i diritti sociali, il femminismo e il movimento LGBT+.

La cosa buona delle varie forme di partiti di sinistra e progressisti nella vicina Italia è che almeno si preoccupano più della Meloni che di spararsi a vicenda.

Parlano tra loro e insieme nella stessa manifestazione.

E, cosa più importante, le loro leggi elettorali li indirizzano a lavorare con la visione di una futura coalizione elettorale volta a estromettere l’estrema destra dal governo.

Con loro ho avuto l’opportunità di discutere di tutto questo e anche delle grandi sfide del nostro tempo che toccano direttamente la vita quotidiana dei cittadini europei.

La crisi climatica e lo sviluppo sostenibile. Giustizia sociale e lotta alle disuguaglianze. Difesa dello Stato di diritto. Le sfide per i giovani e le grandi questioni abitative. Sostegno alla sanità e all’istruzione della comunità.

Affrontare il razzismo e spingere per un giusto accordo europeo sull’immigrazione e sull’asilo in modo da non vivere più tragedie come Pilo e Lampedusa, che hanno umiliato la nostra gente.

Cessate il fuoco immediato a Gaza.

Pace basata sul diritto internazionale in Ucraina.

La produzione di pensiero politico e di proposte alternative rispetto alle grandi sfide del nostro tempo, è ciò che può ridare speranza – ricorda Gramsci – per una nuova egemonia delle idee progressiste, contro l’attuale dominio della destra.

Alberta Trevisan

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