Lapo Elkann non è così entusiasta quando parla della situazione attuale della Ferrari. L’imprenditore italiano ha sottolineato che la Scuderia deve essere seria e rialzarsi per vincere ancora. Per lui è ora di porre fine alla politica e ai giochi, perché se continua su questa strada sarà impossibile porre fine alla siccità del titolo a Maranello.
L’inizio del 2023 è stato duro per la Ferrari. Gli uomini di Maranello si sono trovati lontani dal limite e con una serie di problemi che si trascinavano dall’anno precedente. Mentre i pit stop sono stati aumentati, l’affidabilità e il degrado delle gomme sono ancora presenti, mentre è stato ampliato anche il divario con la Red Bull.
Lapo Elkann, fratello dell’attuale presidente della Ferrari John Elkann, ha lanciato frecce avvelenate alla dirigenza della Scuderia, chiedendo serietà e fine una volta per tutte al gioco politico. Se avessero continuato così era chiaro che non sarebbero stati di nuovo campioni del mondo, inoltre, a poco a poco, si stavano avvicinando alla siccità di 21 anni senza vittorie che Michael Schumacher è stato finalmente rotto nel 2000.
“La Ferrari ha bisogno di serietà e di una squadra vincente, dentro e fuori dai box. È ora di alzarsi. Basta politica e giochi, che non vincerai mai“, ha commentato Elkann sul suo account Twitter ufficiale.
Oltre a questo messaggio, Lapo ha veicolato le risposte di altri utenti per evidenziare l’assenza della carica presidenziale attualmente occupata dal fratello maggiore. Questo contraccolpo non è passato inosservato e la Ferrari continuerà ad essere al centro della bufera dopo un inizio di 2023 deludente e complicato.
Concluse due delle quattro settimane di pausa primaverile, la Ferrari pensava già al GP dell’Azerbaigian. Sorprendentemente, l’anno scorso a Baku, la Scuderia ha subito il colpo maggiore alle sue aspirazioni al titolo, poiché ha perso entrambe le vetture a causa di problemi di affidabilità. I suoi risultati su quel circuito non sono stati ottimi e non sembra il posto più adatto per iniziare il suo recupero.
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