Le chips ceche colpiscono Francia e Italia. Le sfide mettono a rischio la salute

Informazioni basate sul server Corriere Roma lo conferma l’Unione Nazionale Consumatori, ovvero l’Unione Nazionale Consumatori (UNC).

zen è stato intentato contro la società Daves, che distribuisce i prodotti Hot Chip dell’azienda in Italia. Situato nella Repubblica Ceca nella regione della Moravia-Slesia.

Questa è la lotta che facciamo, visto che le patatine vengono vendute liberamente, anche agli adolescenti, come se fosse un appello, a Massimiliano Dona, presidente dell’UNC.

“Questa chiamata è molto pericolosa considerando la bassa età degli acquirenti o considerando la risposta che ho ricevuto a causa del gran numero di uomini sui social network”, ha aggiunto. Potrebbe trattarsi di una pratica commerciale sleale che viola il codice etico del consumo, ha spiegato Dona.

In base ai risultati dell’UNC, in questo caso ci sono le condizioni perché l’azienda possa decidere di sospendere definitivamente le vendite in Italia.

Gli strumenti per il peeling sono venduti in un unico pezzo in una confezione che contiene anche guanti in lattice. Sono conditi con i peperoncini Carolina Reaper e Trinidad Scorpion Moruga, che si ritiene siano i più economici al mondo. Questo prodotto provoca irritazioni da pannolino estreme, indicate anche dal produttore.

Chiamata Hot Chip Challenge, l’azienda incoraggia i consumatori a filmarsi mentre mangiano una patatina, pubblicare il video sui social media e sfidare gli altri a mangiare di più. Secondo il sito web dell’azienda, al concorso possono vincere un iPhone.

Secondo il server era tra gli invitati fanpage.it e il tiktoker italiano Diego Simili. Il ragazzo spiegò che dopo pochi minuti cominciò a sentire l’eccesso del pannolino e le sue labbra cominciarono a gonfiarsi. Successivamente morì in ospedale.

Supermercati in Francia vrobek sthl

Francois Rodriguez, direttore di un negozio di alimentari nel nord-est della Francia, ha ritirato il prodotto dalla vendita perché considerato pericoloso. Enotificato riguardo a quel server di Le Figaro.

La decisione è stata pubblicata in video su Facebook. Il giovane si è messo in quella che considero una situazione pericolosa. Non sappiamo quale impatto avranno questi chip sulla natura giocosa degli adolescenti, ha detto il manager, invitando gli utenti dei social media a evitare queste chiamate.

Secondo la direzione dell’azienda il prodotto è stato ritirato dalla vendita non a causa del mancato rispetto delle norme di legge, ma semplicemente per decisione della direzione della filiale. Non hanno informazioni sui prodotti che possono essere scaricati da altri negozi.

Come azienda alimentare, ovviamente siamo stati ispezionati più volte dall’Agenzia statale di vigilanza agricola e alimentare e dal Ministero dell’Agricoltura, il che dimostra che i nostri prodotti soddisfano tutti gli obblighi di un’azienda alimentare. Siamo consapevoli del sapore piccante della paprika utilizzata nel prodotto Hot Chip Challenge e pertanto abbiamo consultato questo prodotto con il Ministero dell’Agricoltura, Dipartimento di Sicurezza, che, in consultazione con altri paesi dell’Unione Europea, ha concluso che si tratta di un ingrediente che può essere utilizzato negli alimenti. , ha affermato all’epoca la società nella sua relazione scritta.

Michela Eneide

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