L’Italia lancia l’emergenza immigrazione e il governo acquista più poteri

Gli immigrati come se fossero un terremoto. Con decreto, il governo ha dichiarato nelle ultime ore lo stato di emergenza nazionale per far fronte alle questioni relative all’immigrazione.

Decisione, che è una cattiva notizia per i migrantiè stato approvato in una riunione del Consiglio dei ministri dopo che negli ultimi tre giorni più di 3.000 persone sono arrivate a bordo di imbarcazioni pericolose sulle coste italiane.

Sebbene la politica migratoria sia sempre stata una preoccupazione del governo guidato da Giorgia Meloni e una parte della sua piattaforma di campagna elettorale, ora, dopo l’aumento del flusso di persone dal Nord Africa attraverso la rotta del Mar Mediterraneo, ha acquisito più potere attraverso lo stato di emergenza nazionale, che consente alcune procedure eccezionali, tra cui l’aumento delle strutture disponibili per il rimpatrio dei migranti che non hanno diritto a soggiornare in Italia.

Stato di emergenza

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STORICO. Giorgia Meloni, 45 anni, potrebbe diventare la prima donna a diventare capo del governo in Italia. Di recente ha affermato che il suo ruolo è quello di “promuovere la voce del Paese e dei suoi cittadini”.

Le misure attuate hanno una durata di sei mesi e consentiranno all’esecutivo di fronteggiare una “invasione”, in quanto lo stesso governo ha definito un aumento del flusso di migranti in arrivo via acqua nel sud Italia.

“Abbiamo deciso circostanze eccezionali in materia di immigrazione per fornire una risposta più efficace e tempestiva alla gestione dei flussi”, ha spiegato il premier Giorgia Meloni.

Lo stato di emergenza consente anche l’erogazione di fondi con un’autorizzazione di 5 milioni di euro per affrontare più rapidamente i problemi che si presentano con il moltiplicarsi degli arrivi e accelerare il processo di identificazione ed espulsione dei migranti, considerato che dall’inizio del 2023 sono stati 31.200 migranti, registrati +300% rispetto allo scorso anno, riempiendo tutti i centri di entrate attualmente presenti nel Paese.

Avviso a Bruxelles

Le conseguenze delle azioni promosse dalla Meloni mirano anche a ammonire severamente il Parlamento europeo di Bruxelles e gli altri interlocutori comunitari sul problema che “l’Italia non può essere destinataria dell’intera Europa delle ondate migratorie in ingresso dal Mar Mediterraneo, la cui i numeri sono in aumento negli ultimi giorni”, ha detto un portavoce dell’esecutivo nazionale.

come un terremoto

Dichiarazioni in tutta la nazione contemplano “emergenze” in modi e poteri straordinari, dalle crisi umanitarie agli eventi naturali come terremoti o alluvioni.

Si tratta di un provvedimento amministrativo disciplinato dalla legge sulla protezione civile, visto il flusso continuo di persone in situazioni critiche dal Nord Africa verso l’Italia.

Il precedente del 2011 durante l’amministrazione Berlusconi

Attualmente in Italia sono emanate una ventina di provvedimenti di questo genere, che vanno dall’emergenza profughi in Ucraina ad alcuni casi di allagamento, spesso decisi anche su richiesta del presidente di una Regione o Provincia autonoma interessata. . L’unico precedente in tema di migranti risale al 2011 con il governo di Silvio Berlusconi e prevedeva un piano per l’equa distribuzione dei profughi nordafricani nella regione, anche se all’epoca la legge stabiliva regole diverse.

Gerardo Consoli

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