per gli italiani la Francia sposta i suoi confini – Liberazione

In montagna come in diplomazia, a volte basta un piccolo gesto per scatenare una valanga. Sebbene non sia una novità, il contenzioso tra il comune di Chamonix in Francia e il consiglio regionale della Valle d’Aosta, in Italia, è arrivato a un nuovo punto negli ultimi giorni. Il governo di Matteo Renzi è stato chiamato a reagire dopo che la Francia ha installato una barriera di sicurezza su un territorio che l’Italia rivendica da 150 anni.

Ordinata da Eric Fournier, sindaco di Chamonix, per compensare il deficit di sicurezza sul ghiacciaio del Gigante dall’entrata in esercizio della funivia italiana a maggio, l’installazione dell’apparecchio francese è stata considerata un’ingerenza da parte del Consiglio regionale italiano della Valle d’Aosta. . “È molto strano, se c’è un errore nelle coordinate GPS sono solo pochi metri e non 300 come sostengono gli italiani nella rubrica Timbralo“, ha reagito Eric Fournier.

Turisti in bikini

Sempre più significativo, l’afflusso incontrollato di turisti è diventato una sfida quotidiana per le squadre di soccorso francesi che sono dovute intervenire urgentemente quest’estate dopo la caduta di un bambino tedesco in un burrone, all’uscita di uno skilift verso il ghiacciaio. “I pedoni sono completamente ignari del pericolo, si vedono turisti in bikini o che giocano a pallone in mezzo al passo”, la testimonianza del sindaco di Chamonix. Il comune di Courmayeur e la società Funivie Monte Bianco, che gestisce la funivia Skyway Monte Bianco, sono stati accusati di non allertare adeguatamente sui pericoli mortali costituiti da crepacci di ghiacciai, cattedrali e altri ponti di neve che potrebbero rompersi da un momento all’altro. “I miei appelli per convocare una riunione e attuare nuove misure sono rimasti inascoltati per quattro mesi, perché la zona pericolosa dei ghiacci appartiene alla Francia, dobbiamo agire”ha spiegato Eric Fournier.

Leggi il nostro rapporto Monte Bianco contro Monte Bianco

Secondo un osservatore l’Italia inizia a vivere una zona rossa perché la barriera potrebbe rallentare anche le attività commerciali di Funivie Monte Bianco: “Per ragioni economiche gli italiani non hanno fatto molto per la sicurezza degli utenti, non hanno voluto spaventare nessuno con avvisi e hanno continuato a portare quanti più turisti possibile con le funivie”.

Monte Bianco o Monte Bianco?

Per il sindaco di Chamonix, sollevare polemiche sull’ubicazione della barriera è servito principalmente come scusa per l’Italia per rinegoziare il confine: “È la prima volta che fanno appello al governo, penso che sia una manipolazione preparata da molto tempo”. Il consiglio regionale della Valle d’Aosta ritiene che la Francia non rispetti il ​​trattato del 1862. “Questo accordo non è valido, non metteremo in discussione la linea di demarcazione stabilita da Napoleone nel 1796, il tetto dell’Europa è la Francia”ha deciso un alto funzionario.

Nel giornale locale AostaSera.it, lo storico Giorgio Aliprandi affermava che l’Italia si sarebbe lasciata ridurre di circa 500 metri quadrati di territorio, equivalenti allo Stato del Vaticano. Una posizione contestata dal sindaco di Chamonix, che ha ricordato che una donna italiana aveva avuto la responsabilità penale di Chamonix e non di Courmayeur in un incidente avvenuto nello stesso settore nel 1990. In Francia, la mappa dell’Istituto nazionale di informazione geografica e foreste ( IGN) mostra che la vetta del Monte Bianco è la Francia. L’Istituto Geografico Militare Italiano spartisce il tetto del mondo tra i due Paesi.

In uno spirito di pacificazione, il prefetto dell’Alta Savoia, Georges-François Leclerc, insieme all’ambasciatore francese a Roma, Catherine Colonna, hanno invitato il consiglio regionale della Val d’Aosta e il sindaco del comune italiano di Courmayeur a incontrarsi entro 15 giorni. Il municipio di Chamonix ha avvertito che il settore sarebbe stato chiuso ai non escursionisti se non fosse stato implementato un sistema di sicurezza.

Riccarda Fallaci

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