“Quando una donna diventa forte, perde i suoi sentimenti materni, diventa dura come un uomo perché vive in un mondo di uomini.”

  • Matias Zibell
  • HayFestivalCartagena@BBCMundo

fonte dell’immagine, ©Carmelo Bongiorno

“In guerra e in pace è importante spargere la voce…”.

Giulio Giamò, un giovane pilota italiano, arrivò in Africa nel giugno del 1935, a bordo del suo aereo trimotore, il Vida Nueva, in un momento in cui l’Italia fascista cercava di far rivivere il suo passato imperiale romano a scapito dell’Abissinia (Etiopia), uno dei paesi dei pochi paesi africani che non sono ancora una colonia europea.

Come postino, Giamò trasmetteva ogni tipo di parola, dalle dichiarazioni d’amore alle dichiarazioni di guerra dello stesso Benito Mussolini al grande negus Haile Selassie.

Il giovane pilota, con molti ricordi di essere stato l’aviatore ne “Il Piccolo Principe” di Antoine Saint Exupery, è il personaggio principale di “Un volo magico”, il romanzo di Giovanna Giordano pubblicato originariamente nel 1998 e ora tradotto in spagnolo dall’editore Periférica.

Gerardo Consoli

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