Rifugio per cani sul ghiacciaio tailandese dall’Italia a Vcarska. La Terra è un confine mutevole

Il Rifugio Guide del Cervino sorge a 3.480 metri sul livello del mare su un ghiacciaio in movimento. Questo vecchio edificio con 40 stanze e lunghi vecchi tavoli è stato costruito su vetro nel 1984. A quel tempo, l’edificio era su suolo italiano. Oggi ci sono due zie, tra cui un letto e un ristorante, nella terra di Vcarska.

I due Paesi hanno iniziato a negoziare al riguardo, ammettiamolo, nel 2018. Le miniere hanno raggiunto un compromesso lo scorso novembre a Firenze, ma i dettagli dell’accordo sono tenuti segreti. Saranno resi pubblici dopo l’approvazione da parte del governo locale, entro e non oltre cinque anni.

Il confine tra Včarsk e Itli è lungo 734 chilometri ed è la via principale delle Alpi. Tra il 1973 e il 2010, il ghiacciaio Theodul ha perso un quarto del suo volume e ha aperto il vetro in cui è caduto. La terra vicina deve tracciare un confine di circa cento metri. Cambiamenti simili sono di solito apportati dai geometri, ha spiegato ieri Alain Wicht dell’Agenzia nazionale di cartografia di Swisstopo. Ma in questo padd, anche i politici sono in contrasto.

Jdelnek è italiano, il cottage rimarrà italiano

Stiamo lottando per una terra che non vale molto, ha detto Wicht. Ma poi c’è una città in cui gli edifici e il valore finanziario dei due appezzamenti di terreno si sommano.

Il proprietario del magazzino, Lucio Trucco, ignorava i disaccordi dei politici. Il casolare rimarrà italiano perché siamo sempre stati italiani. “Oggi è l’Italia, l’anno scorso è stata l’Italia e oggi è l’Italia”, ha detto Trucco.

Una lunga controversia ha ritardato i necessari lavori di ristrutturazione degli edifici. I comuni non possono rilasciare i necessari permessi di costruzione su entrambi i versanti delle montagne. Molto probabilmente la ricostruzione non sarà completata nemmeno con l’apertura della nuova funivia del Piccolo Cervino sul versante italiano della vetta, prevista per la fine del 2023.

Mentre le stazioni sciistiche nelle località centrali lottano con la perdita di neve a causa del riscaldamento globale, le stazioni sciistiche sui ghiacciai si stanno preparando per le nevicate. Sulle pendici di Zermatt-Cervinia piove anche sul lt, ma danneggia i ghiacciai.

Dobbiamo sistemare quest’area perché determinerà l’ultima (destinazione lyask) a scomparire, fino alla determinazione di Trucco.

Michela Eneide

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