“Zerocalcare”: quando il fumetto incontra l’animazione

Qualche settimana fa è uscita sulle principali piattaforme televisive una nuova serie animata dal titolo “Questo mondo non mi farà del male”. Questa è la seconda serie animata del creatore di fumetti italiano, Michele Rech, conosciuto con il soprannome di “Zerocalcare”.

DA GENOVA SU NETFLIX

Nato nel 1983, ha iniziato il suo primo lavoro di illustrazione in un famoso quotidiano italiano. Nel 2001 è a Genova. Era l’anno in cui si teneva il vertice del G8 nella città italiana e ci furono molti cortei, mentre le violenze della polizia culminarono con la morte di un attivista di 23 anni. Zerocalcare partecipò a questa protesta e tre anni dopo pubblicherà un fumetto di sei pagine intitolato “La nostra storia al posto di blocco”. Questo fumetto sarà anche l’inizio della sua identità ideologica nella nona arte.
Successivamente, realizzerà diverse illustrazioni, autopubblicazioni, poster per gruppi punk, fino a quando nel 2011 il suo primo fumetto importante è stato pubblicato con il titolo “The Prophecy of the Armandillo”. Questa è una raccolta di storie autobiografiche legate in un’unica narrazione. La storia riguarda la perdita di un’amica d’infanzia a causa dell’anoressia, ma allo stesso tempo tocca molti temi con umorismo, ironia e nostalgia. Riflette la quotidianità e la mentalità di un’intera generazione. Questo fumetto venderà più di 100.000 copie e nel 2018 arriverà nelle sale, mentre nel 2021 sarà adattato in un’animazione che verrà mostrata con grande successo sulla piattaforma Netflix.

VIAGGIO IN SIRIA

L’autobiografia è un genere che Zerocalcare presenterà con successo nei suoi prossimi lavori, in particolare nella graphic novel che uscirà nel 2016 dal titolo “Kobane Calling: Greetings from Northern Syria”. Questo fumetto è un misto di autobiografia e giornalismo. Racconta la sua storia personale, in particolare i due viaggi che ha fatto a Kobani, in Siria. Il motivo di questo viaggio è stato il progetto Rojava, un’entità statale autonoma nel nord e nel nord-ovest della Siria, che si basa sui principi di democrazia diretta, uguaglianza e continuità di genere ed etnia. Il progetto non ha mai attirato l’attenzione dei media italiani, quindi Zerocalcare si è recato per vederlo di persona. L’esperienza del viaggio è stata pubblicata sul quotidiano “Internazionale” sotto forma di reportage. Questo libro è il primo ad essere tradotto in inglese, mentre in Grecia parti di esso verranno pubblicate tradotte in greco per il periodico “The Blue Comet”. Una continuazione di questo genere di fumetti autobiografici mescolati con elementi giornalistici, è il suo lavoro più recente intitolato “No Sleep Till Shengal”, con una tiratura di oltre 230.000 copie, in cui descrive i suoi viaggi in Iraq e le visite alla comunità yazida.

LA VOCE DELLA GENERAZIONE

La serie, che uscirà nel 2021 su Netflix, si intitola “Along the Dotted Line”, rivolta a un pubblico maturo e ricca di umorismo e dramma. Questa è una storia autobiografica basata sul suo primo fumetto. Nei sei episodi della serie, seguiamo il protagonista (che è l’artista stesso), un fumettista romano un po’ ansioso, mentre viaggia con due suoi amici verso la città di Biella. Un grande armadillo appare più volte nella serie, essendo essenzialmente la coscienza di Zerocalcare e criticando le decisioni prese dall’eroe. Il successo della serie avrebbe portato la piattaforma ad annunciare la produzione di una seconda serie intitolata “This World Won’t Hurt Me” dello stesso creatore, anch’essa composta da sei episodi.
A differenza della prima serie che era una storia di formazione, questa serie ha un contenuto più politico. Nella storia vediamo di un campo di concentramento profughi che sta per essere aperto nei dintorni di Roma. A causa di questo incidente, le tensioni tra gruppi neonazisti e antifascisti, tra cui Zerocalcare, si sono intensificate. Il successo della serie e le recensioni positive porteranno alla pubblicazione di un artbook basato sulla serie, che include molti elementi interessanti, dalla storia, al character design, alla regia, alle luci, agli storyboard, ecc. ritmo veloce, narrativa personale dell’autore, superba struttura della sceneggiatura, mentre l’umorismo, l’ironia, la sensibilità, gli elementi drammatici e la critica politica dello scrittore sono molto ben intrecciati. Guardandolo, ci saranno sicuramente molti elementi in cui il pubblico si identificherà, soprattutto se si tratta di qualcuno che è nato negli anni ’80 e ’90, non è un caso che si caratterizzi come il doppiatore della sua generazione. In totale, Zerocalcare ha al suo attivo dodici graphic novel, sedici cortometraggi a fumetti e tredici premi.

LINEA ZGUR

Alberta Trevisan

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