Roma. In Italia venerdì 17 dicembre 2021 si è svolto nei porti del Paese uno sciopero nazionale. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno lanciato un appello ai lavoratori portuali, portuali, azionisti e dipendenti delle Autorità portuali affinché sospendano il lavoro per 24 ore .
In una comunicazione congiunta, il sindacato ha scritto che il governo si stava muovendo in una direzione fondamentalmente diversa in materia portuale rispetto a quella richiesta dai sindacati. Soprattutto è stato criticato il Decreto Concorrenza, che ha modificato l’articolo 18 della legge 84/94 e ha consentito quindi il cumulo di concessioni per la stessa attività e le attività nello stesso porto. Questo può portare ad abusi di posizioni di potere, soprattutto nei porti di importanza nazionale e internazionale. Non esiste, inoltre, alcun decreto legislativo che impedisca lo scambio di personale e manodopera tra diverse aree di concessione o la previsione di fondi pensione integrativi per i lavoratori portuali.
Altre questioni importanti per i sindacati sono la produzione interna, la sicurezza sul lavoro e la classificazione del lavoro portuale come lavoro duro e gli aumenti salariali associati. Diversi scioperi locali hanno preceduto la richiesta di uno sciopero nazionale. (ja)
“Studente professionista di alcol. Drogato di bacon. Evangelista del web. Pensatore per tutta la vita. Appassionato di caffè. Appassionato di tv.”