Amazon fa causa a più gruppi di Facebook per recensioni false

La causa è rivolta agli oltre 10.000 amministratori di questa pagina dedicata alla creazione di recensioni false di prodotti o beni venduti sul sito. In un comunicato stampa, la società ha notato che le persone che appartengono a questo gruppo conducono queste recensioni in cambio di denaro o prodotti gratuiti.

“Il nostro team blocca milioni di recensioni sospette prima che i clienti le vedano e questa causa fa un ulteriore passo avanti per scoprire gli autori che operano sui social media”, ha affermato. Dharmesh Mehta, Vice President of Sales Partner Services di Amazon, in un post sul blog aziendale aggiunto “L’azione legale proattiva contro i criminali è uno dei tanti modi in cui proteggiamo i clienti ritenendo i criminali responsabili”.

Quello che Mehta dice che i criminali stanno facendo è sollecitare recensioni false sulle centinaia di prodotti disponibili per la vendita sul loro sito, Include autoradio e treppiede per fotocamera. Uno dei gruppi identificati nella causa è “Amazon Product Review”che aveva più di 43.000 membri fino a quando il genitore di Facebook Meta non ha rimosso il gruppo all’inizio del 2022.

Secondo un’indagine del team incaricato di Amazon, gli amministratori del gruppo hanno cercato di nascondere la loro attività ed evitare il rilevamento da parte di Facebook, in parte evitando alcune frasi comunemente associate a recensioni false.

Amazon, da parte sua, ha anche 12.000 dipendenti in tutto il mondo che si dedicano alla prevenzione di frodi e abusi online, comprese le recensioni false. Nel 2020 la società ha segnalato a Meta più di 10.000 gruppi fraudolenti di cui più della metà ha rimosso per violazioni delle politiche e continua a indagare su altri.

Le attività dannose che si occupano di recensioni false rimangono un problema a livello di settore e il contenzioso civile è solo un passo”, ha affermato Amazon in un post sul blog aziendale. La rimozione permanente delle recensioni false nei settori della vendita al dettaglio, dei viaggi e di altri settori richiederà maggiori partenariati pubblico-privato, inclusa la collaborazione tra le aziende interessate, i siti di social media e le forze dell’ordine, il tutto incentrato su maggiori obiettivi di protezione dei consumatori. Amazon resta entusiasta di continuare a collaborare con tutte le parti interessate per raggiungere questo obiettivo comune”.

Gerardo Consoli

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